Nel 2018 è nata la campagna We Love Lievito, per iniziativa di Assitol, Associazione Italiana dell’Industria Olearia, aderente a Confindustria, nello specifico del Gruppo Lievito da Zuccheri, costituito dalle imprese associate che producono lieviti da Zucchero.
Una campagna di comunicazione di categoria, con l’obiettivo di fare cultura di prodotto e valorizzare le caratteristiche del lievito, contrastando eventuali fake news.
Dopo due anni, Assitol ha deciso di dare un nuovo slancio alla piattaforma www.welovelievito.it per conferirle un carattere di maggiore contemporaneità, una user experience e un tone of voice più accattivante, orientati ad un pubblico non solo b2b ma, soprattutto, b2c.
LIVING BRANDS, agenzia specializzata in engaging communication, ha vinto la gara a più agenzie con una strategia che parte dall’identificazione di un riposizionamento di comunicazione, per poi sfociare in un rebranding, un totale restyling del web site e una strategia di comunicazione social media, con la creazione di profili ufficiali su Facebook e Instagram e il coinvolgimento, nei panni di ambassador, di Sonia Peronaci. La food influencer racconterà, anche presso i propri profili social e in una sezione dedicata all’interno del portale www.soniaperonaci.it, attraverso un percorso di videostrategy, tips and tricks circa il lievito e il suo utilizzo in cucina.
“Siamo davvero orgogliosi di aver firmato per Assitol questa campagna, ci ha stimolato particolarmente poter lavorare sulla qualificazione di un prodotto così radicato nella nostra cultura. Un compito particolarmente sfidante e, allo stesso tempo, appassionante che abbiamo affrontato con una nuova, puntuale, strategia creativa”, commenta nella nota Francesco Antinolfi, Presidente e Direttore Creativo Living Brands.
Aggiunge Paolo Grechi, Presidente del Gruppo Lievito di Assitol: “Il lievito è un ingrediente straordinario e merita finalmente una narrazione positiva, capace di avvicinare i consumatori a questo mondo ancora poco conosciuto. Il nostro auspicio è che, partendo dal web, si possa restituire a questo prodotto la centralità culturale che merita”.