di Maurizio Ermisino
“60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme”. È questo il claim della nuova campagna della Lega del Filo d’Oro, che è stata presentata oggi a Roma, al Teatro Abàrico. “La campagna, creata dall’agenzia Arkage, sarà on air dal 24 novembre a metà dicembre, con un 60” e una serie di tagli più brevi. È una campagna che cambia il punto di vista della classica campagna sociale, che di solito punta sui beneficiari dei servizi e delle donazioni. Ci sono anche qui. Ma, all’inizio, lo spot punta sui donatori – Flavia e Ambrogio – e collega subito le loro donazioni ai benefici che ricadono sui bambini e i ragazzi, la piccola Benedetta, Nicola, sei anni, e Francesco. Solo dopo arriva ai due testimonial storici, Renzo Arbore (al sinistra nella foto) e Neri Marcorè (a destra nella foto), e la loro call to action “Dona ora. Grazie”.
“La Lega del Filo d’Oro è la mia seconda famiglia” ci ha raccontato Renzo Arbore a margine della conferenza stampa. “È dal 1989 che presto la mia immagine. In realtà il grande lavoro lo fanno quelli che dirigono la Lega del Filo d’Oro, quelli che ci lavorano, gli operatori, le famiglie. È importante che il mio lavoro passato – la televisione, la musica – serva almeno a questo; la gente per strada mi ferma e mi dice: bravo per quello che fa con la Lega del Filo d’Oro”. Arbore poi ci spiega l’importanza delle campagne di raccolta fondi. “Il sostegno è importante: viviamo soprattutto di questo, viviamo per l’85% della generosità delle persone che ci aiuta. Adesso ci sono i social media e una campagna molto efficace, oltre allo spot che presentiamo oggi. Finalmente il pubblico partecipa a quello che fa la Lega del Filo d’Oro”. E conclude. “Ci si chiedeva: i ragazzi sordociechi non vedono, non sentono, non parlano. Come si fa? E invece si fa: attraverso il tatto, il movimento, perfino gli odori il bambino vive. E sorride anche”.
L’emozione nella comunicazione
“Lavoriamo con la Lega del Filo d’Oro ormai da 10 anni, è stato un percorso intenso: nel momento in cui scopri quello che si fa nel centro il lavoro diventa più facile” racconta Mauro Feliziani, Direttore Creativo dell’agenzia Argkae. “Abbiamo cercato di capire come festeggiare i 60 anni e abbiamo provato a coinvolgere tutti gli attori che hanno contribuito a questo successo. Da qui è nata l’idea di parlare degli utenti, delle famiglie, coinvolgere i testimonial, ma per una volta puntare i riflettori sui singoli donatori. Hanno contribuito a far diventare la lega quello che è oggi, perché il Fare è da sempre la chiave del loro lavoro: si fa, si fa bene, si fa insieme”. “Cosa è che ci racconta sempre la Lega del Filo d’Oro?” si chiede Valentina Ecca, copywriter dell’agenzia. “Noi facciamo fare le cose ai nostri utenti. Che non è una cosa scontata. Mutuando un racconto che la Lega del Filo d’Oro ha già dentro ci è venuta in mente l’idea del fare: il loro compleanno non lo festeggiano ma lo fanno”. La campagna è articolata su uno spot più lungo che racchiude tutte le storie e alcuni formati più brevi focalizzati sui tre giovani protagonisti.
Arbore testimonial storico
Come scherza Neri Marcorè, che lo affianca dal 2014, è il volto dell’associazione da quando è caduto il Muro di Berlino. Per un ente di questo tipo il testimonial è fondamentale, non è solo il volto che la lega al pubblico, ma la garanzia che i fondi sono in buone mani. “Sono entrato nel 1989, dopo il successo di Indietro tutta” ricorda. “Mi hanno detto quelli della musica che a Osimo c’era questa Lega del Filo d’Oro. Sono stato molto impressionato, la prima volta ho avuto una congestione al cuore. Il sorriso aiuta molto e noi speriamo molto nel sorriso degli ospiti. Sono andato lì, io che ho avuto tutto dalla vista, dall’ascolto, e ho accettato di buon grado di fare gli spot. Nello spot ho visto la mia prima amica, Chiara, che quando ho conosciuto mi ha emozionato. Il mio lavoro è futile e ridanciano. La Lega del Filo d’Oro mi ha fatto conoscere la vita. Oggi ho 87 anni, e già 10 anni fa bisognava trovare un erede destinato a durare. Per questo ho chiamato Neri Marcorè, un attore, un regista e un marchigiano”.
Rossano Bartoli l’anima dell’associazione
Il presidente, presente nella vita dell’associazione per quasi i tutti i 60 anni della sua vita (è entrato come volontario nel 1968), ha spiegato quanto siano importanti le campagne e le raccolte fondi per quel “fare” che si racconta nella campagna. “60 anni sono tanti e tante sono le cose che sono state realizzate” racconta. “La presenza della Lega del Filo d’Oro in 11 regioni non è una cosa che si è realizzata facilmente: c’è stata tanta partecipazione e il ruolo importante dei genitori. Ora sto scrivendo il documento per i prossimi anni: vogliamo far arrivare la nostra presenza in altre regioni: in Calabria, a Rende, in Sardegna, a Nuoro, e un nuovo centro nel Lazio. Progetti che riusciremo a realizzare se continueranno le donazioni”. “Abbiamo bisogno di continuare questa crescita” aggiunge. “Le 1230 persone che seguiamo sono una piccola parte di quelle che realmente hanno bisogno di essere aiutate. Questo aiuto sono fatti concreti. Non solo ci impegneremo ad altri progetti da realizzare, ma nel rapporto con le istituzioni pubbliche. La partecipazione dei sostenitori è fondamentale. Quella dei testimonial è significativa. Più si entra nelle problematiche, più si capisce che c’è da lavorare, fare più ricerca, usare più le tecnologie. E non può mancare l’approccio della Lega del Filo d’Oro, che è quello che un bambino può fare. Se continuiamo così, se di servizi ne apriremo altri, penso che il futuro porterà tante cose nuove, tante cose belle”.