Una metafora per descrivere il tuo 2021?
Una partita a flipper.
Cosa salvi e cosa butti di quest’anno di business?
Salvo tutto: le gare vinte e quelle perse, sono molto orgogliosa in particolare delle campagne realizzate per Saclà, Santex e della nuova corporate strategy che stiamo per lanciare con Parmacotto Group. Ma salvo anche le idee scartate e i momenti di inevitabile caos che un periodo difficile e di cambiamento ti costringe ad affrontare, perché abbiamo retto alla grande. Non butto via niente, e poi qui in agenzia c’è un detto: a tutto c’è un perché.
L’augurio che ti fai per il nuovo anno?
Di battere il mio record a flipper.
E quello che fai all’industry della comunicazione?
Di non dimenticare quello che abbiamo imparato in questi ultimi due anni. Di continuare a lavorare su insight autentici basati sull’ascolto delle persone e dei clienti per dare risposte ai loro perché. Di partire dalle domande e non dalle risposte. Noi abbiamo iniziato da queste nove e non abbiamo più smesso.
Il coraggio meglio averlo, o meglio avere a che fare con chi ce l’ha?
Entrambi. Quando si usa il cuore bisogna essere sempre almeno in due. Il coraggio dell’agenzia da solo non basta, se il cliente non ce l’ha.
Quanto costa fare sistema?
The Ad Store è un Gruppo internazionale di agenzie creative, che guidiamo dall’Italia: ci definiamo “We are the human network”, che è più di un semplice motto, è il nostro modo di fare impresa. Siamo da poco rientrati dall’ultima convention di Gruppo, a Dubai: due intense giornate di confronto per definire insieme le strategie da mettere in campo a partire dal 2022, tra cui spicca il nuovo piano di Human Sustainability, con l’impegno, da parte di tutte le agenzie del Gruppo, di investire sulle persone, sul loro benessere, sul talento per produrre valore condiviso.
Ci siete riusciti?
Crediamo di sì, ma vogliamo continuare a investire e impegnarci su questo. Nel 2021, ad esempio, abbiamo scelto di aderire a Fondazione Sodalitas, proprio con la volontà di fare squadra anche con altre aziende impegnate come noi in ambito sostenibile, e individuare nuovi modi e ambiti sociali su cui impattare positivamente attraverso la nostra “Creativity for humans.”
La cosa che manca e che vorresti creare?
Te lo dico l’anno prossimo.
Il libro che non si può non leggere?
The Road di Cormac McCarthy. Ma non farei bene il mio mestiere se non citassi anche Primo, Non Comandare, il libro sulla leadership del futuro scritto da Natalia Borri, Francesco Pagano e Pierangelo Soldavini, a cui ho avuto il piacere di contribuire.
La citazione che vorresti ti appartenesse?
Di solito apriamo i nostri update meeting mensili, in cui tutta l’agenzia si riunisce per condividere obiettivi e aggiornamenti, con una citazione che ci motivi e ispiri. Questo mese tocca a me: “Il futuro lo costruisce chi è insoddisfatto, da sempre ci evolviamo perché qualcuno è insoddisfatto di come stanno le cose. Invito tutti a essere un po’ insoddisfatti.” – Vint Cerf, fondatore di interne
Antonella de Gironimo, Senior Copywriter e Strategic Director THE AD STORE ITALIA.