Come a youmark aveva già raccontato il Ceo Alessandro Biggi, il nuovo modello ‘private’ copre tutti gli step del processo creativo: dallo sviluppo della strategia fino alla produzione dei contenuti.
Infatti, sulla base del brief sviluppato insieme al brand o all’agenzia, il team di Zooppa procede alla selezione dei migliori team creativi per rispondere alla determinata esigenza del cliente.
Tale selezione, che avviene in maniera totalmente confidenziale, si basa su diverse informazioni presenti sulla piattaforma tra cui localizzazione geografica, esperienze precedenti, settori di specializzazione e anche equipment tecnico.
Una volta individuate le realtà più adatte al progetto, vengono invitate in una gara e remunerate al fine di creare una proposta creativa in risposta al brief, secondo un template che varia in base alla tipologia di asset da sviluppare.
Individuato il concept vincitore, Zooppa crea un team verticale insieme al team selezionato seguendo tutte le fasi di progetto: dalla pre-produzione, allo shooting, fino alla delivery di tutti i contenuti della campagna richiesti dal cliente, secondo un budget che viene determinato e finalizzato già in fase di brief.
Ad oggi, sono già numerosi i brand e le agenzie che hanno usufruito di questo modello.
Tra questi Inter, per la campagna abbonamenti della stagione calcistica appena conclusa , e Diadora per la campagna sulla linea Blushield ma anche Amazon negli Stati Uniti per i nuovi spot di Prime Photo ed Enterprise che tramite la sua agenzia Cannonball ha realizzato la campagna ‘Making Tracks‘.
Un’innovazione che vede Zooppa trasformarsi da incubatore di idee e piattaforma di crowdsourcing in strumento al servizio di brand e agenzie, che permette di scalare il loro dipartimento creativo, seppur mantenendo un importante focus sulla qualità e sul controllo della produzione.