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Trenitalia: il treno è il mezzo più sostenibile. Nel 60% dei casi si viaggia per svago e sono previsti il 10% di turisti in più rispetto al 2023. Il Gruppo FS investe 1,8 miliardi di euro, soprattutto per il rinnovo della flotta

di Maurizio Ermisino

Come scegliamo la meta delle nostre vacanze e il modo in cui viaggiare? Scegliamo secondo le nostre attitudini, passioni, amori. Scegliamo il mezzo che ci può portare più facilmente a quella destinazione. Ma, se a unito a tutto questo, possiamo spostarci su un mezzo più sostenibile, la cosa non può che farci piacere. È quello che si è detto oggi a Roma, al MAXXI di via Guido Reni, alla presentazione di Trenitalia Summer Experience. Trenitalia punta forte sulla sostenibilità, convinta che un nuovo pubblico sia sempre più attento anche a questo aspetto, e ne faccia il driver nella propria scelta di mezzo di trasporto. E il treno, lo dicono i dati, è il mezzo più sostenibile. Certo, un mezzo va scelto anche perché ci porta nel modo più comodo e meno complicato a destinazione. Ed è questo l’altro aspetto su cui punta forte Trenitalia, grazie all’intermodalità. C’è un altro dato interessante. Se un tempo la proporzione di chi si spostava in treno per lavoro e svago era 60%-40%, oggi si è ribaltata: oggi è 60% leisure (divertimento) e 40% business (lavoro). Gli investimenti del gruppo FS, in totale, sono di 1,8 miliardi di euro, principalmente destinati al rinnovo della flotta. Crescono inoltre i canali digitali: il 47% dei biglietti sono venduti su sito e App.

Viaggiare in treno: 700 milioni di euro risparmiati

Luigi Corradi, AD e Direttore Generale Trenitalia, lo ha spiegato all’evento di Roma, rafforzando la sua tesi con alcuni dati in fatto di sostenibilità. Dati che, per come ci sono stati presentati, fanno davvero impressione. Nei primi 4 mesi del 2004 150 milioni di passeggeri hanno scelto il treno in Italia. E questo è corrisposto a 700 milioni di euro di costi ambientali e sociali risparmiati. Per costi ambientali consideriamo le minori emissioni di CO2, nei costi sociali il fatto che tutto questo porti a meno incidenti, perché il treno è uno dei mezzi più sicuri per muoversi. A proposito di costi ambientali, 900 mila tonnellate di Co2 sono state risparmiate viaggiando in treno rispetto all’utilizzo di altri mezzi. Ci sono state 100 milioni in meno di auto in circolazione sulle strade. Trenitalia lo sa e vuole che lo sappiano anche i passeggeri: la nuova app Ecopassenger, alla fine dell’acquisto di ogni biglietto del treno, fa vedere quanto il viaggio che stiamo facendo è più sostenibile in confronto ad altri mezzi.

I nuovi investimenti su Intercity e Frecciarossa

La notizia forte è che, per la prima volta in 30 anni (!), si è investito in Intercity nuovi, con i fondi del PNRR (200 milioni di euro) per un totale di 465 milioni di euro investiti. Si punta, nuovamente dopo tanto tempo, sul viaggiare di notte, con le nuove carrozze notte. Sul fiore all’occhiello, Frecciarossa, si continua a investire: 1 miliardo e 300 milioni nei nuovi ETR 1000 (sono 46) che sono importanti anche per i nuovi materiali innovativi, e per le tecnologie a bordo rinnovate che puntano a una riduzione dei consumi energetici. Si punta, già dalla loro costruzione, e quindi in accordo con i fornitori, a creare treni che siano il più possibile in materiali riciclabili: oggi il 95 – 97 % dei materiali dei nuovi treni si possono riciclare. Un treno dura in media tra i 25 e 35 anni, e di questa scelta si gioveranno i nostri figli.

L’intermodalità: la staffetta con Ferrovie Sud Est e BusItalia

L’altro motivo di orgoglio di Trenitalia è quello di prendere i propri passeggeri sull’uscio di casa e portarli fino a destinazione, con il treno o altri mezzi. È l’intermodalità su cui punta forte Trenitalia, grazie alla “staffetta” con Ferrovie Sud Est e BusItalia (rispettivamente 10,3 milioni di euro e 362 milioni di euro nel secondo con 1097 bus acquistati). Ma si punta a rinnovare molto anche il trasporto regionale, con 6,8 miliardi di euro investiti e 459 treni già consegnati. I nuovi treni si chiamano Blues, Rock, Pop: il nome, accattivante, fa sorridere, ma è ovvio che si punti a un riposizionamento del mezzo, a svecchiare e cambiare la percezione dell’immagine dei vecchi treni regionali, che per anni non hanno avuto una buona reputazione…

Trenitalia ha offerte per tutti

Sono dedicate a giovani, adulti, famiglie, turisti, animali, biciclette. Si punta a scoprire l’Italia attraverso i collegamenti con porti e aeroporti. Con il polo passeggeri si possono raggiungere 700 destinazioni. Alcuni esempi? A Porto Venere non ci si arriva il treno, ma con treno e autobus. E la stessa cosa a Gallipoli e Porto Cesareo. Lo spostamento combinato treno-bus porta anche agli Outlet per lo shopping. Per chi deve usare l’auto per poi raggiungere la stazione ci sono funzionalità che permettono di lasciare la macchina in stazione e prendere il treno, e prenotare il posteggio nel momento in cui facciamo il biglietto del treno (ad oggi nelle stazioni di Roma e Milano). Anche se il core business è l’Italia, con Trenitalia si viaggia in tutta Europa.“La previsione sul turismo è quella di un aumento di passeggero intorno al 10% rispetto all’anno scorso” ha spiegato l’AD di Trenitalia. “Ma io sono anche più ottimista. A fine estate vedremo se questo 10% sarà superato”.

Il treno ufficiale delle tue passioni

È questo il claim che lega Trenitalia a una serie di manifestazioni sportive, di cui il brand è sponsor, ma anche fornitore: Giro d’Italia, Internazionali d’Italia di tennis, Coppa Italia Frecciarossa di calcio (anche femminile). Ricordiamo la partnership con FIGC e la nazionale di calcio per gli europei, e con la federazione di atletica per gli Europei in programma a giugno a Roma e, ovviamente, il grande sogno delle Olimpiadi. E con le federazioni di scherma e nuoto.

Si viaggia per lavoro, si viaggia per divertimento. Ma si viaggia anche per amore

È stato un suadente e comunicativo Massimiliano Rosolino, ex nuotatore ancora in gran forma, a ricordarlo. “Grazie ai treni le persone possono volersi bene, vivere la propria affettività” ha fatto notare. E ci ha fatto pensare a quante volte, da ragazzi, ci siamo spaventati di fronte a delle storie a distanza. Ma Rosolino, con una dolcezza e una filosofia tutte napoletane, ci ha ricordato un’altra cosa, da non prendere sottogamba. “Il treno non è solo andare veloci, ma anche con lentezza, gustarsi il viaggio” è la sua riflessione. “Mia madre una volta mi ha detto: quasi quasi mi prendo il regionale. Costa di meno, e tanto che fretta ho?”. Allora, viaggiate al ritmo in cui volete, ma viaggiate in modo sostenibile. Viaggiate in treno.