FCB PARTNERS a febbraio 2020 si è organizzata per portare il 100% del personale ad una attività in remoto ai primi segnali di allarme dovuto all’emergere della pandemia Covid-19 a fine Febbraio 2020.
“Per alcune settimane il Management di FCB è stato direttamente coinvolto nella task force a livello internazionale per fornire suggerimenti e condividere le best practice che venivano per prime applicate da noi, in Italia, allora zona di frontiera”, spiega nella nota Fabio Bianchi, Managing Director di FCB Partners.
“Per mesi poi come tutti abbiamo lavorato totalmente in remoto per garantire la massima sicurezza per tutti. Quando però abbiamo capito che con un rispetto ancora più severo dei protocolli si poteva tornare almeno parzialmente in presenza, ci è stato subito chiaro che doveva essere il reparto creativo il primo a rientrare”, aggiunge Giorgio Brenna, Ceo dell’agenzia. “Ricordo un’intervista di Settembre 2020, in cui Brunello Cucinelli, un genio della creatività made in Italy affermava che lo smart working uccide la creatività. Ecco abbiamo fatto nostro quel pensiero. L’importanza di lavorare insieme, del confronto continuo sono fondamentali per il processo creativo.”
“Nel frattempo nei nostri uffici all’interno del Centro Leoni”, prosegue, “abbiamo creato nuovi spazi informali, dove le nostre persone nel rispetto dei protocolli sanitari che continuiamo ad aggiornare, possono discutere, fare brain stormings. Sono spazi come quello definito ‘Jungle’ dove è possibile fare anche delle presentazioni, uscendo dalla monotonia delle video call e dove i collaboratori che raggiungono i nostri uffici solo per qualche meeting o presentazione posso incontrare gli altri colleghi”.
Quello che FCB Partners ha fatto è d’altronde suffragato dal pensiero che sta emergendo anche tra gli architetti più evoluti come Patricia Viel e cioè che la tendenza futura non potrà essere che un bilanciamento tra lavoro ‘in assenza e in presenza’. Per la stessa Viel lo smart working intensivo crea solitudine e riduce anziché aumentare il tempo non lavorativo. Gli uffici dovranno cosi essere spaziosi, luminosi, con anche del verde. Non ci saranno più postazioni fisse, ma ognuno potrà muoversi liberamente.
“Il lavoro fatto nei nostri spazi è un esperimento che ci siamo sentiti di portare avanti anche per il rispetto che portiamo alla nostre persone, che hanno accolto in modo entusiastico il progetto”, aggiunge Bianchi. “Anche questa volta FCB Partners ha cercato di essere la prima agenzia ad approcciare in modo innovativo un’esigenza nata da una problematica cercando di trasformarla in una nuova opportunità per lavorare tutti meglio” conclude Brenna.