Che ha proposito ha le idee chiare. Il problema sono le ottiche di breve e la comprensibile paura. La salvezza la consulenza, ossia l’entrare all’interno della forza della strategia, più che del progetto specifico. Scappare dalle reference puramente quantitative, essere ricordati per l’efficacia, non la sola convenienza.
E la cultura conta. Sia da parte delle aziende che delle agenzie. Si trovano uffici acquisti preparatissimi sulla lettura oggettiva dei budget, la difficoltà sta poi nel middle management che riesce ad azzardare meno per colpa del breve. Alla fine, comunque, è sempre una questione di etica, cuore, passione.