Si chiama Relazioni di genere la nuova Commissione speciale istituita da FERPI per promuovere la cultura del rispetto fra i generi e individuare azioni concrete di contrasto a violenza, molestie e discriminazioni. Rappresentata dalla Vicepresidente Daniela Poggio, la Commissione vedrà schierate in prima linea anche la Segretaria Generale, Daniela Bianchi, e la Presidente di Ferpi Servizi, Elena Salzano.
La decisione segue la nota diffusa nei giorni scorsi con cui la Federazione, insieme al suo Presidente, Filippo Nani, aveva già preso posizione, accanto a molte altre organizzazioni espressione della società civile, sulle notizie relative a comportamenti sessisti e discriminatori nei confronti delle donne all’interno dell’industry della comunicazione. Ferpi aveva sollecitato la necessità di contribuire tutti, nei propri ambiti di attività, al cambiamento di una cultura patriarcale ancora dominante.
“Tante delle socie di FERPI sono attiviste e stanno contribuendo con la loro voce a percorrere il sentiero della propria e altrui emancipazione, trovando ampio consenso anche tra i loro colleghi uomini. Sono orgogliosa della nostra comunità che ha saputo reagire tempestivamente e con voce sola a questo nuovo capitolo del #MeToo, prendendo fin da subito una posizione chiara. D’altronde non possono esserci buone relazioni pubbliche se non risolviamo la questione della buona relazione tra i generi”, commenta Poggio nella nota.
La neonata Commissione ‘Relazioni di genere’ – la cui composizione è in via di definizione – avrà all’inizio queste aree di lavoro: Iniziative, con Daniela Ballarini; Linguaggio e formazione, con Annamaria Anelli; Analisi dei media, con Santina Giannone; Strumenti di parità, con Rosella Scalone.
Tra i suoi compiti:
– allargare il piano di formazione con moduli formativi contro gli stereotipi, le molestie e la violenza di genere;
– promuovere tutti gli strumenti oggi disponibili – o immaginabili – utili a incentivare le buone pratiche (bilanci di genere, Certificazione della Parità di Genere, bollini, etc.);
– creare criteri e linee guida per il whisteblowing (denuncia di irregolarità);
– istituire un team di delegati e delegate che seguano con supporto legale le vicende riconducibili a casi di discriminazioni per valutare eventuali iniziative a tutela delle nostre associate e dell’associazione stessa;
– assistere le professioniste che siano vittime di pratiche inique, abusi o testimoni di essi;
– proporre il deferimento immediato alle funzioni preposte di eventuali comportamenti scorretti con il fine di espellere dall’associazione chi ne è stato riconosciuto responsabile.
Dietro tutto, l’idea della Federazione è quella di ispirare un nuovo paradigma, pensato da donne e uomini insieme, con l’obiettivo di elaborare un piano per accrescere consapevolezza, in questo ambito professionale e nel Paese tutto.