“Nel calendario ci sono i miei ricordi di infanzia e i personaggi che vedevo da bambino e mi hanno ispirato al cinema come Angela Bassett, nella moda come Naomi Campbell o come Marcel Desailly, il calciatore ghanese che ha giocato in Francia, nel Chelsea e al Milan e sui cui campi di calcio costruiti con i soldi che mandava in patria ho passato giornate”, ha dichiarato l’autore in occasione della presentazione londinese.
Tra gli scatti, Gyasi fa riferimento alle proprie radici, alla sua comunità, alle sue ispirazioni: dai racconti mitologici che amava leggere con sua madre alla storia del re dell’impero Ashanti nell’Africa occidentale, Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II (che è a sua volta ritratto all’interno del Calendario).
Come racconta nell’introduzione del progetto – stampata in un font speciale creato ad hoc per riprodurre la sua grafia – alcuni dei talent inclusi nel Calendario sono sia figure che ammira sin da bambino sia nuove ispirazioni. Persone che definisce ‘timeless’, senza tempo, per l’appunto.
Prince Gyasi a 28 anni, è uno tra i più giovani artisti al quale il progetto stato affidato. The Call 2024 è stato scattato a Londra e nella città natale di Gyasi, Accra, in Ghana: il luogo in cui è cresciuto e che ha rappresentato lo spazio che ha dato vita a molti dei suoi primi progetti fotografici, alcuni notoriamente scattati con un telefono cellulare.
All’interno dell’edizione di quest’anno sono presenti anche l’attrice Tiwa Savage, lo scrittore, regista e produttore Jeymes Samuel, l’autrice Margot Lee Shatterly, l’artista e attrice Teyana Taylor, l’artista contemporaneo ghanese Amoako Boafo, l’imprenditore ed ex calciatore professionista Marcel Desailly e la Top Naomi Campbell.
I colori sono anche protagonisti nella box di presentazione di questa 50esima edizione del Calendario – al suo 60esimo anno – includendone alcuni in cui non è stato pubblicato. Un’edizione limitata speciale del Calendario include una replica della mano di Prince Gyasi in resina e metallo dorati, realizzata dll’artista italiano Riccardo Sivelli. Prendere il Calendario è un po’ come stringere la mano a Prince stesso.