Humanscape è la prima pubblicazione monografica che racconta la storia artistica e creativa di Giuseppe Mastromatteo: una retrospettiva fatta di immagini e parole, un viaggio a ritroso che parte dai lavori più recenti fino ad arrivare alle origini della sua produzione, celebrando la fotografia come medium espressivo d’elezione ed esplorando l’evoluzione di un autore molto apprezzato nel mondo del collezionismo di arte contemporanea e gli ambiti tematici che hanno caratterizzato la sua ricerca.
Il progetto editoriale, nato da un’esigenza di Giuseppe Mastromatteo di raccogliere e ordinare in maniera compiuta l’intero corpus dei suoi lavori, è stato realizzato in collaborazione con Silvana Editoriale e Benedetta Donato, cui è stata affidata la curatela e si avvale di contributi a firma di differenti autori e critici come Rankin, Oliviero Toscani, Denis Curti, Walter Guadagnini, Barbara Silbe, Giovanni Pelloso e altri.
Il volume, composto da un ricco corpus di 110 fotografie insieme a testimonianze, contributi e immagini, si inserisce a pieno titolo nel dibattito della cultura visiva internazionale, grazie anche ad una foto-intervista che rappresenta il cuore del progetto: un dialogo tra l’autore e la curatrice che approfondisce i momenti fondamentali del percorso artistico di Mastromatteo attraverso le ispirazioni, gli incontri, gli aneddoti in una sorta di flash back di memorie restituite al presente. Ciò che emerge da questo confronto è anche una mappa visiva caratterizzata da più matrici in cui immagini di altri artisti, oggi divenute icone contemporanee e che hanno segnato la storia di Mastromatteo, sono giustapposte alle sue opere, con l’obiettivo di restituire a 360° il senso della sua ricerca artistica.
Serie già conosciute sono pubblicate a fianco di produzioni inedite che evidenziano il tema centrale dell’indagine di Mastromatteo: l’identità tra essenza e percezione. I soggetti dell’obiettivo dell’artista sono sempre i corpi e soprattutto i volti che rappresentano una teoria di tipi umani in cui la perfezione dei fisici torniti e dai contorni plastici, contrasta con la natura instabile ed effimera dell’uomo. Attraverso un uso quasi filologico della manipolazione digitale e della sottrazione, l’autore definisce questi ossimori scomponendo le immagini e creando un effetto di straniamento prima e di riconoscimento poi tra chi è ritratto, chi ritrae e anche in chi osserva.
Dai suoi primi lavori all’ultima serie inedita Eyedentikit c’è un’evoluzione, tuttora in divenire, di questa riflessione: negli otto volti ritratti nella serie Homogenic c’è l’inserimento di uno sguardo unico e uniformante, in Indepensense III, II, I vengono create nuove figure paradossali ma allo stesso tempo attraenti attraverso degli innesti dei cinque sensi nei volti e nella fusione di corpi, culture e razze diverse, in Eyedentikit infine Mastromatteo si fonde nello sguardo di chi è ritratto, mediante la sostituzione degli occhi di tutti i soggetti fotografati con i propri, un azzeramento delle distanze, un guardare agli altri per ritrovare sé stesso, mettendo in discussione continuamente il proprio punto di vista e quindi portando ad una più profonda conoscenza di sé e degli altri.
“Eyedentikit è la fusione tra io che scatto e il soggetto che viene fotografato, e ci incontriamo a metà idealmente in quello spazio che c’è tra me e lui per diventare un nuovo soggetto. Do un pezzo di me ma idealmente prendo un pezzo da lui. Quella distanza viene sintetizzata in un’immagine che non è quella che vedo attraverso l’obbiettivo, che è solo la partenza”, spiega in una nota
Giuseppe Mastromatteo lavora come artista da 15 anni e attualmente ricopre l’incarico di Chief Creative Officer per l’agenzia di comunicazione OGILVY. Immagine e comunicazione sono sicuramente due parti essenziali del suo universo professionale da cui attingere e ricevere stimoli per la componente artistica del suo lavoro che, come tale, rivendica però una liberta di indagine e di espressione totale.
Humanscape, nelle librerie da ottobre (45 euro), è un libro opera che si rivolge ai collezionisti e agli amanti dell’arte e che vuole dare una lettura completa della ricerca di Giuseppe Mastromatteo in cui la fotografia è mezzo espressivo per eccellenza e compone un percorso caratterizzato da una sintesi raffinata ed efficace tra forma e contenuto, superficie e profondità, materia e identità.
Presentazione 18 ottobre, ore 18.30 Libreria Feltrinelli, piazza Piemonte 2 – a cura di Benedetta Donato
In contemporanea alla pubblicazione del volume, la galleria 29 Arts in Progress presenta dal 4 ottobre al 18 novembre la mostra Humanscape a cura di Giovanni Pelloso che espone l’ultima produzione inedita di Giuseppe Mastromatteo.
Chi è Giuseppe Mastromatteo (1970)
Lavora come artista da quindici anni. Dopo importanti esperienze nel mondo della discografia come fonico di studio e musicista, si avvicina al mondo dell’arte scegliendo la fotografia quale medium espressivo e prosegue il suo percorso di studi, specializzandosi in Art Direction presso l’Accademia di Comunicazione di Milano. Dal 2005, i suoi lavori sono stati oggetto di attenzione da parte della critica con pubblicazioni di approfondimento in libri d’arte e riviste specializzate. Sue opere sono state esposte in fiere di settore, come ParisPhoto, Photolondon, Mia Fair, Artefiera, gallerie d’arte, musei e presso diverse sedi, tra le quali si ricordano: Milano, Parigi, Londra, Miami, Pechino, Basilea, Istanbul e New York dove ha vissuto tre anni. Nel 2006 ha collaborato nel ruolo di art director con la Triennale di Milano per il lancio di Triennale Bovisa e altre mostre d’arte contemporanea. Attualmente ricopre l’incarico di Chief Creative Officer per l’agenzia di comunicazione Ogilvy Italia e contemporaneamente si dedica alla propria ricerca artistica che svolge tra Milano e New York. Scrive di arte e insegna in prestigiosi istituti di alta formazione del settore.
Mostre personali
2018 HUMANSCAPE, a cura di Giovanni Pelloso, 29 Arts in Progress, Milano 2015 HOMOGENIC, C.A.M. Gallery, Istanbul
2014 DOUBLE VISION/DOPPIA VISIONE, Fondazione Stelline, Milano
2012 A LIQUID VISION, a cura di Denis Curti, Fondazione FORMA per la Fotografia, MilanoINDEPENSENSE I, Emmanuel Fremin Gallery, New York
INDEPENSENSE II, a cura di Denis Curti, Fabbrica Eos, Milano
2010 INDEPENSENSE I, a cura di Alberto Mattia Martini, Contemporaneamente, Parma
2009 INDEPENSENSE I, a cura di Denis Curti, Lattuada Studio – Il Diaframma, MilanoINDEPENSENSE I, a cura di Denis Curti, Fabbrica Eos, Milano