Così il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, in un intervento questa mattina nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.
“Vogliamo coinvolgere il settore nel processo di definizione del testo, affinché diventi un codice condiviso e non un’imposizione governativa calata dall’alto. Sarà un codice che provocherà qualche scossone, perché dobbiamo prepararci ad una rimodulazione dei finanziamenti pubblici. Ad esempio, attualmente c’è una grande disparità nei finanziamenti tra settori come il cinema e l’audiovisivo, che ricevono circa 750 milioni di euro all’anno, e altri settori come il teatro e la musica, che insieme ricevono 420 milioni di euro. Questa disparità è eccessiva, specialmente considerando che molti film finanziati non raggiungono un pubblico significativo e non corrisponde neppure un livello occupazionale adeguato a questo tipo di disparità. Cito due titoli: ‘Uomo di fumo’, che polemicamente definirei come un produttore di fumo solo in termini di risorse, e ‘Prima di andare via. E’ interessante notare che entrambi i film hanno ricevuto finanziamenti per un totale di 2 milioni di euro, ma hanno avuto un pubblico molto limitato, rispettivamente 128 e 27 spettatori al cinema. Questo dimostra che vengono prodotti numerosi film che nessuno vede. Vogliamo quindi concentrare i finanziamenti su produzioni di qualità, come dimostrato dal successo di opere come quella di Paola Cortellesi”.