Youmark

13° Forum WPP. Protagonisti i ‘problemi’ che possono essere opportunità. Dal capitale umano alla sostenibilità, all’Ai, al lavoro che c’è ma manca la formazione. La comunicazione è basilare per cambiare la cultura. Ma deve essere consulenza, non delivery

Simona Maggini, piccolo non è bello

Simona Maggini, Italy Country Manager  WPP, nonché Group Ceo vml#: piccolo non è bello, ma grande è difficile. Che per le aziende di comunicazione significa costo del lavoro e tema gare. Il Paese si cambia anche con la comunicazione. Che non è delivery, ma creatività, servizio, consulenza. Necessario iniziare a misurare il valore dell’output, non basta il conteggio delle ore per generarlo. Solo la comunicazione di valore fa la differenza, per le aziende e per il Paese. Nessuno dei risparmi che oggi gli uffici acquisti credono di fare copre il mancato valore che si genera non mettendo le agenzie in condizione di investire.

Massimo Beduschi, i dati WPP

Massimo Beduschi, Italy Chairman WPP, dichiara per il suo gruppo una chiusura 2024 sopra le stime del mercato (+5,8% dati UNA), con tutte le aree di business ad aver contribuito al risultato, dalla creatività al media, alle Pr. Tanti i clienti confermati, con la new entry di Amazon (in Italia vale 70 milioni), che compensa più che dignitosamente la perdita di Costa Crociere. Per quanto riguarda i settori, bene l’auto, che nei primi sei mesi ha sorpreso, seppur diventi protagonista delle incertezze sul 2025 a meno che non arrivino in aiuto gli incentivi (difficile comunque azzardare previsioni per gli investimenti complessivi, che a oggi per il prossimo anno si allineano al +1,5 – +2%). Ottima le performace del turismo (vale il 15% del Pil), che dovrebbe non tradire le aspettative anche nel prossimo anno, così come cura persona e casa. Si teme l’effetto Trump? Dazi a parte, Beduschi è convinto che essendo il nuovo Presidente Usa in primis un imprenditore, creerà più opportunità che problemi per l’economia.

13° Forum WPP

 ‘Capitale umano e sviluppo del Paese: strategie di crescita e cambiamento’ i temi centrali di questo 13° Forum WPP | The European House – Ambrosetti . Le aree d’interesse toccate nella prima tavola rotonda dedicata allo scenario globale sono state le più varie, dalla demografia alla sostenibilità, passando per lo sviluppo energetico, tecnologico ed economico. Il tutto in una cornice geopolitica di rapido cambiamento, influenzata anche dalle recenti elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America, come evidenziato dai contributi di Federico Rampini, Editorialista del Corriere della Sera, Alessandro Rosina, Professore Ordinario di Demografia e Statistica Sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Laura Bottazzi, Professoressa Ordinaria di Economia all’Università di Bologna, Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e Stefano Marguccio, Deputy CEO di Sustainable Energy for All.

Il capitale umano fattore per la crescita economica e sociale

Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti e TEHA Group, ha illustrato i risultati del tredicesimo ciclo di lavoro dell’Advisory Board WPP | The European House – Ambrosetti (nasceva nel 2012) Quest’anno il board è composto da Simona Maggini, Italy Country Manager, WPP; Massimo Beduschi, Italy Chairman, WPP; Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti e TEHA Group; Francesca Dell’Antoglietta, EMEA Marketing and CSR Director Optical Retail, EssilorLuxottica; Fabrizio Gavelli, già Presidente e Amministratore Delegato, Danone Company Italy & Greece; Maximo Ibarra, CEO & General Manager, Engineering; Fabio Lazzerini, CEO, Com.Tel; Camilla Lunelli, Vicepresidente, Ferrari Trento; Nicolò Mardegan, Direttore delle Relazioni Esterne, Enel; Elisa Pagliarani, Direttore Generale, Poke House.

La situazione italiana

Dall’analisi condotta emerge che l’Italia presenta gravi criticità socioeconomiche: è 32ª per disuguaglianza dei redditi e unico paese OCSE con salari reali in calo dal 1991. L’8,3% delle famiglie vive in povertà assoluta, aumentate di 750.000 nuclei nell’ultimo decennio. I giovani affrontano difficoltà crescenti e le donne registrano il tasso di occupazione più basso in Europa (51,1%) e un gap salariale del 43%. Servono politiche inclusive e investimenti per un cambiamento culturale e un futuro migliore per le nuove generazioni. Il capitale umano rappresenta un elemento fondamentale per la crescita economica e sociale di un Paese, e in tal senso, l’Italia sta attraversando una fase critica che richiede interventi mirati e strutturali. In questo contesto, l’Indice di Sostenibilità Sociale TEHA | WPP 2024 fornisce un quadro dettagliato della situazione italiana nel panorama europeo. Con un punteggio nel 2023 di 55,7/100, il nostro Paese si posiziona in fondo alla classifica europea. Tuttavia, l’analisi rivela anche un importante punto di forza italiano, ossia l’eccellenza nell’ambito delle iniziative pubbliche e private, che si configurano come un presidio essenziale per contrastare le criticità della sostenibilità sociale nel Paese.

Cosa fare

In questa ottica il coordinamento delle iniziative di sostenibilità sociale è cruciale per massimizzare i benefici sui territori e rispondere alle crescenti esigenze di inclusione ed equità. Una collaborazione strategica tra istituzioni, aziende e comunità locali consente di sviluppare progetti integrati, capaci di valorizzare le risorse del territorio e affrontare in modo efficace le sfide sociali. Il tema è stato approfondito da ospiti autorevoli tra cui Letizia Moratti, Parlamentare europea e Co-fondatrice della Fondazione San Patrignano, Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo e Aldo Forte, Head of People and Organization Italy di Enel.

Capitale Umano e tecnologia

Il Forum si è concentrato anche sul rapporto tra capitale umano e tecnologia, elemento fondamentale per affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte dall’innovazione, con particolare attenzione all’Intelligenza Artificiale. Se non gestite con attenzione, queste tecnologie rischiano di ampliare le disuguaglianze economiche e sociali; tuttavia, investire nello sviluppo delle competenze e nel talento umano consente di sfruttarne il potenziale per stimolare la crescita e rafforzare la competitività del Paese. Sul tema sono intervenuti esperti di rilievo come Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR ed ex Ministro e Bruno Siciliano, Professore di Controllo e Robotica presso l’Università di Napoli Federico II.

Il ruolo della comunicazione

In questo contesto, la comunicazione e l’innovazione tecnologica rappresentano alleati per lo sviluppo economico e sociale del Paese. La tecnologia non sostituisce, ma esalta le capacità distintive del capitale umano, supportandone l’empatia, la visione strategica e la capacità di innovare, sostenendolo nella generazione di valore e nella trasformazione positiva della società di domani – come sottolineato dall’intervento di Simona Maggini, Country Manager di WPP in Italia e Daniel Hulme, Chief Artificial Intelligence Officer di WPP e CEO & Founder di Satalia, la società di tecnologia AI di WPP.

Una strategia integrata per l’Impatto Sociale

Dalle riflessioni del Forum WPP emerge, quindi, l’opportunità di implementare un sistema federato con budget unificati e coordinati, superando l’attuale frammentazione che disperde risorse ed energie. La creazione di sinergie tra istituzioni, imprese e organizzazioni non profit, attraverso una gestione centralizzata delle risorse, permetterebbe di evitare duplicazioni e concentrare gli investimenti su progetti ad alto impatto sociale. Utilizzare il potenziale della tecnologia e della comunicazione in modo strategico consentirebbe di ottimizzare ulteriormente queste risorse, amplificando l’efficacia delle azioni, raggiungendo un pubblico più ampio e consapevole e attirando investimenti. La comunicazione gioca un ruolo fondamentale nel rilancio del Paese, favorendo una narrazione coesa e ispirazionale capace di mobilitare energie, promuovere l’innovazione e costruire fiducia tra i diversi attori sociali. Questa strategia rappresenta la chiave per colmare il divario con i Paesi benchmark europei e generare un impatto positivo e duraturo nelle comunità.

Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Nelle considerazioni finali è intervenuta anche Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, portando il suo contributo sulle priorità e le iniziative del Governo in materia di politiche del lavoro, formazione e inclusione sociale, offrendo una sintesi delle prospettive istituzionali su questi temi fondamentali.