di maurizio Ermisino
Arrivato a Roma per la premiere mondiale della seconda parte della stagione 4, che si è tenuta ieri sera al The Space Moderno in piazza della Repubblica. “Emily In Paris è una serie chic, colorata, creativa. Ha un seguito internazionale impressionante. Ha ambientazioni magiche, abiti meravigliosi. Ha contribuito a trasformare la cultura, stabilendo nuove tendenze, meme e influenzando le decisioni dei viaggi. Quando non sembrava possibile migliorare quello che già sembrava perfetto, Emily arriva a Roma”. Gli episodi di Emily In Paris lì girati sono gli ultimi due della seconda parte della stagione 4, che sarà disponibile su Netflix dal 12 settembre. Per farvi godere appieno tutta la storia, è il caso di rivelare pochissimo della trama: diciamo solo che Emily si trova a Roma attratta dall’amore, ma la vicenda potrebbe diventare anche professionale. E, sempre senza spoiler, crediamo che una possibile stagione 5 (che deve essere ancora confermata) potrebbe iniziare nuovamente da Roma, se non svolgersi completamente nella Capitale. “Adoro Parigi ma adoro anche Roma” ha spiegato il creatore della serie Darren Star, l’uomo che stava dietro al successo di Sex And The City. “È la seconda città romantica del mondo, quella che tutti desiderano conoscere. È la trama che ci porta a Roma, il lusso. Ho sempre pensato a Roma: Sylvie ha parlato del suo amore per la città nella stagione 2. Roma e Parigi sono come yin e yang, si completano bene”.
Ma come sono gli episodi romani di Emily In Paris?
Vedere Roma raffigurata nella serie Netflix dà la stessa sensazione che abbiamo noi che a Roma ci viviamo e la vediamo dall’alto di qualche colle o qualche terrazza: è bellissima. Certo, preparatevi: il racconto è pieno di cliché e di luoghi comuni – il cibo, le rovine, la moda, la vespa, i paesini – e potrebbe far storcere il naso a qualcuno, come accaduto in Francia, dove non hanno apprezzato come gli americani hanno raffigurato Parigi. Ma non è niente che, sopratutto se avete visto ‘Mangia, prega, ama’, possa sconvolgervi. Anche la conferenza stampa, che si è svolta nella mattinata all’Hotel Eden di Via Ludovisi, tra via Veneto e Trinità dei Monti (proprio l’hotel dove Emily alloggia nella storia) è stata una continua lode verso l’Italia. “Girare a Roma è magia, è una città romanticissima” ci ha raccontato Lily Collins. “Avevo visitato Roma ma non mi ero mai fermata a lungo. È stato come avere qualcosa di nuovo, di fresco, una cultura totalmente diversa che abbiamo avuto la fortuna di esplorare”.
Emily in Paris, gli ‘omaggi’ a Roma e il product placement Renault
L’affair sentimentale di Emily si chiama Marcello, e si presenta in vespa, per portarla subito a fare un giro di Roma, come faceva Gregory Peck con Audrey Hepburn in Vacanze romane. “Girare in vespa è una delle esperienze più belle che si possano fare” spiega l’attrice, che in quelle scene sfoggia un look ispirato al film. “È turistico, ma in fondo anche no: gli italiani vanno in vespa. Così scopri gli odori, i suoni, le rovine. Ecco il Colosseo, giri l’angolo ed ecco un altro monumento. Ovunque si va è un’esperienza particolare”. Marcello porta Emily davanti alla Fontana di Trevi, e qui il riferimento è a La Dolce Vita di Fellini, evocata anche da uno spot, filologicamente in bianco e nero, che un regista italiano, interpretato da Raoul Bova, gira a Via Veneto davanti all’Harry’s Bar. È lo spot della nuova Renault 5, che spicca in giallo, e si rivela un’ottima operazione di product placement per la serie Netflix. Insieme a Raoul Bova nel cast italiano spiccano Anna Galiena e Eugenio Franceschini, che interpreta Marcello. “Roma per me è una seconda casa, ci ho vissuto per otto anni” ci ha confessato. “Per me è stato bello tornarci: avere la Fontana di Trevi o Piazza di Spagna solo per noi, con le luci dell’alba, sono stati momenti molto emozionanti. Fare da Cicerone agli altri attori, spiegare cose che per solo per chi abita a Roma sono ovvie, e vedere la luce nei loro occhi, è stato rigenerante e mi ha fatto innamorare di questa città come quando ci sono arrivato per la prima volta a 18 anni”.
Emily In Paris è una serie che parla di comunicazione
Vive infatti nel mondo delle agenzie di PR, di cui svela retroscena e ricostruisce efficacemente le dinamiche. In questa quarta stagione Emily In Paris si ricorda di essere anche questo, e la cosa gioca a suo favore. Dopo una fase di stanca, nella quarta stagione la serie sembra aver ritrovato lo spirito iniziale. E una quinta stagione, girata proprio a Roma, a questo punto avrebbe senso. Che si tratti del suo lavoro in comunicazione, o dell’amore, Emily ci mostra un punto di vista interessante sulle cose. Ci vuole dire che, nella vita, non si deve per forza scegliere subito. “Emily è qualcuno che vuole pianificare, sapere cosa accade dopo, a che ora: qui impara a gestire le cose impreviste in modo diverso” ci racconta Lily Collins. “Si è sempre trovata in una zona grigia, tra due scelte, che si tratti di fidanzati, di lavoro, di luoghi. La zona grigia è una scelta, è scegliere di non scegliere, rimanere nell’ignoto. Quando si pensa che bisogna scegliere una cosa tra due, in realtà non è sempre così. Qui va a Roma e si apre a una nuova vita”.
La premiere romana di Emily In Paris ci ha detto due cose
La prima è che Roma è sempre Roma, ma questo non è una novità. La seconda è che i servizi OTT come Netflix e Prime Video oggi sono le nuove major hollywoodiane. Quanto a budget per il lancio di un prodotto non hanno rivali. E così, come era accaduto per Lupin e Berlino, Netflix ieri sera ha dato ancora una volta il meglio, con un’esperienza immersiva nel mondo di Emily in Paris: gli archi del cinema di Space Moderno, colorati di rosso, e il foyer sono diventati un set che ricostruiva dei classici ambienti parigini, tra champagne e cocktail creati appositamente. E, soprattutto, una mostra con i bellissimi abiti della serie. Portando Emily In Paris a Roma gli americani ci hanno fatto sentire un po’ speciali. E lo hanno fatto anche i francesi. Ce lo ha detto l’affascinante Philippine Leroy-Beaulieu (figlia del grande Philippe Leroy, mentre Lily Collins è la figlia di Phil Collins), nata e cresciuta in Italia tanto da parlare un italiano perfetto. Ieri ha ricordato che il suo personaggio, in un’altra stagione, diceva una cosa molto interessante. “Quando parlo italiano divento meno sgarbata, più dolce”.