Ne parliamo con Davide Caselli, Founder & Executive Producer, e Marco Miraglia, Founder & Managing Director, COURAGE.
Nascevate sei anni fa a Milano, ma in realtà molto prima, visto che assieme avete lavorato più volte all’estero, da Parigi e da Londra. In che cosa questa vostra esperienza internazionale ha fatto e fa la differenza per Courage?
Milano è stata tappa naturale per riassumere quell’esperienza formata sul set di moltissimi paesi diversi, in Europa ma anche negli States e in Asia, South Korea. Per noi è stato bello tornare a parlare, e pensare, italiano, ricchi di una più profonda conoscenza delle differenze culturali sul lavoro. La differenza è ora sensibile soprattutto quando ci si rapporta con clienti stranieri.
Una casa di produzione con due anime. Certamente l’universo moda per il quale continuate a lavorare, ma anche le produzioni pubblicitarie, volendo accreditarvi nel mercato nostrano con progetti che lascino il segno. A che punto siete?
Abbiamo esperienza nella produzione di contenuti pubblicitari, anche se in Italia ci siamo fatti conoscere maggiormente nella moda. Negli scorsi anni abbiamo in ogni caso prodotto circa 40 spot tv, anche grazie al nostro cliente Vinted per cui abbiamo realizzato tutte le pubblicità di lancio in Italia, Emmentaler, Edenred. Proprio in questo periodo stiamo lavorando al nostro nuovo sito con una sezione di lavori strettamente commerciali e più rivolta alle agenzie. Stay tuned.
Di sicuro, lo abbiamo già detto all’inizio della nostra chiacchierata, il vostro posizionamento si contraddistingue per il respiro internazionale. Che non è solo approccio, ma sostanza. Da un anno, infatti, fate parte del network Supercluster, che conta ad oggi 20 case di produzione, ognuna a rappresentare un diverso Paese. Cosa porta di vantaggio questa appartenenza, insomma, cosa garantite ad agenzie e brand che vogliano lavorare con voi?
Supercluster è un progetto giovane e ambizioso, che unisce produzioni con diversa esperienza. Permette di poter lavorare in maniera diretta in tutte le location del network, e sono tante, ma anche di scoprire e condividere talenti internazionali in esclusiva da poter proporre ad agenzie e brand. Inoltre, in Supercluster ci stiamo impegnando a selezionare e co-produrre contenuti originali di qualità tramite una prima gara per la realizzazione di due cortometraggi nel 2023 tra i nostri registi.
Registi internazionali e talenti in esclusiva. Portando al network i vostri italiani: Martina Pastori, Valentina Bertani, Enea Colombi e Mattia Benetti. Perché le esclusive sono plus?
Quando siamo tornati in Italia abbiamo subito notato un problema col sistema di rappresentanza dei registi, in quanto l’esclusiva sembra non essere comune e/o non funzionare per qualche difetto del settore. Detto ciò, i registi italiani che portiamo in Supercluster hanno uno stile personale e variegato, simbolizzano una generazione e una attitudine al lavoro che noi condividiamo. Poi, grazie a Supercluster, possiamo finalmente portare dei nomi freschi anche in Italia, in esclusiva per noi in quanto rappresentati dalle produzioni partner.
Concludiamo i bilanci. Come sta andando l’anno in corso, quali le prospettive e gli obiettivi?
L’anno in corso ci ha visto piuttosto impegnati tra clienti vecchi e nuovi. Tra i nostri obiettivi futuri senza dubbio c’è il farci conoscere al di fuori della nostra comfort zone incentrata su contenuti beauty e moda, instaurando nuove collaborazioni con le grandi agenzie pubblicitarie italiane con cui ancora non collaboriamo, se non sporadicamente, e riuscire a portare in Italia registi nuovi emergenti tramite Supercluster.