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Cosa significa per Francesco Guerrera diventare Different

Francesco Guerrera, Cco Different

Francesco Guerrera, Chief Creative Officer di DIFFERENT, ha in mente tre punti fondamentali: pensare in grande ma agire in maniera umana lavorando a strettissimo contatto con i talenti, semplificare e puntare sul crafting.

Con 20 anni di esperienza nella industry della comunicazione, passando anche dalle grandi multinazionali e dall’imprenditoria, per Francesco Guerrera, Cco, Different è una promessa da mantenere, portando la sua esperienza e la sua visione nel day-by-day e lavorando a stretto contatto con tutto il team, dagli stagisti fino al Creative Board.

Il Creative Board è la prima grande novità portata in Different: “Avendo a sistema così tante unit (dal content alla produzione attraverso le PR ed il retail) con delle direzioni creative dedicate ho deciso di avere con loro un tavolo di dialogo costante e compatto sfruttando le competenze incrociate per creare idee sempre più olistiche che portino risultati sempre più concreti per i clienti. Con Giorgia Francescato, General Manager Different, stiamo lavorando da mesi per disegnare un’azienda che non c’era, mettendo al servizio delle idee tutte le fantastiche skill che abbiamo all’interno della nostra company”, commenta.

Altri punti centralI dell’approccio saranno quelli di semplificare, ritornare alle idee semplici e il crafting: “Mi piacerebbe davvero tornare a quelle idee che la gente poi si ricorda e che abbiano impatto nella loro vita. Spesso i brand si dimenticano del potere delle idee semplici, sarà nostro compito essere Different anche in questo. E poi c’è il crafting, il mio pallino, la mia più grande mania. Voglio far diventare centrale l’esecuzione dell’idea. Vorrei che il trovare una idea brillante fosse solo il primo passo verso l’esecuzione”.

Eliminare tutto il superfluo per arrivare al cuore delle idee e alle persone. “Cerchiamo di dimenticarci per un attimo di tutte le sofisticazioni che ci hanno insegnato questi ultimi 20 anni del lavoro nella comunicazione e cerchiamo di portare le cose a un livello molto più umano, molto più empatico. Questa è la mia missione: cercare di arrivare nel cuore, nella pancia delle persone utilizzando al meglio queste grandissime capacità che abbiamo”.