AKITA FILM, casa di produzione di spot pubblicitari del gruppo Casta Diva, sostiene la seconda edizione di ALF Premi Cinema, manifestazione biennale e internazionale il cui obiettivo è promuovere le donne del cinema, dell’audiovisivo e ADV, attraverso la premiazione di 5 donne sceneggiatrici e di 2 registe.
Akita Film contribuirà all’evento occupandosi delle riprese video del backstage di tutta la serata di premiazione e delle interviste ai membri della giuria e alle vincitrici del premio. Nello spirito dell’iniziativa saranno due donne, Federica Oriente e Ilaria Braccialini, registe di Oxymoro Creative Studio, a occuparsi delle riprese della serata di premiazione che – per volontà del Comune di Milano – si terrà presso Arianteo, Fabbrica del Vapore, nella serata del 27 settembre.
L’edizione di quest’anno si arricchisce inoltre di un premio per le Donne Registe Adv, un riconoscimento dato alla miglior regia femminile nella Industry pubblicitaria, adv e formati digitale, fortemente voluta da Debora Magnavacca, executive producer di Akita Film che commenta nella nota: “Lavoro da diversi anni in questo settore e ho visto le difficoltà nel presentare registe donne o nel portare fino in fondo in una gara quello che è il lavoro delle donne in adv. Per questo ho spinto molto affinché in questa edizione fosse inserito un riconoscimento internazionale dedicato a valorizzare il lavoro femminile nell’industria della pubblicità”.
Debora Magnavacca farà anche parte della giuria composta da 11 giurati che rappresentano nove categorie professionali.
ALF Premi Cinema è una iniziativa di premi dedicati al femminile con bando riservato alla donne sceneggiatrici.
I premi di questa seconda edizione prevedono un premio al miglior Film Europeo ALF ‘al femminile’, un premio alle Donne Sceneggiatrici, e il nuovo premio Donne Registe Adv, per il quale è stato attivato un protocollo d’intesa con FEduF, Fondazione per l’Educazione Finanziaria (ABI) perché la dipendenza economica e/o la disparità salariale sono il germe di ogni discriminazione all’interno di una società che vorrebbe dirsi sana.