L’ADCI Awards, premio per la creatività e la qualità nella comunicazione pubblicitaria che da 35 anni premia le migliori campagne, si è appena concluso e la Giuria presieduta da Giuseppe Mastromatteo ha decretato che il vincitore del Grand Prix ADCI Awards 2021 è ALKEMY con il progetto carebonara realizzato per Barilla, che è anche Cliente dell’Anno.
Il Grand Prix Non Profit invece è stato assegnato a SMALL, creative agency di Luca Pannese e Luca Lorenzini per la campagna The Hiring Chain (casa di produzione Indiana Production) per CoorDown, Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down. SMALL ha vinto anche il premio Agenzia dell’Anno.
Quest’edizione ha anche istituito il Premio Casa di Produzione dell’Anno cui il primo assegnatario è Indiana Production.
La Categoria Studenti, che cresce in partecipazione anno dopo anno, registra 5 Ori con le affermazioni di IED Milano (2), Master Art Direction & Copywriting Politecnico di Milano (2), Accademia di Comunicazione (1).
Tra i riconoscimenti speciali il Premio Equal – che premia l’impegno di aziende e creativi contro le discriminazioni – è stato vinto da SMALL con ‘The Hiring Chain’ (cdp Indiana Production) per CoorDown, Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down.
I premi Best Use of Youtube (Digital e Film) se li aggiudica entrambi Alkemy con la campagna Carebonararealizzata per Barilla, mentre il ‘7 Days Brief’, sfida per la realizzazione in soli sette giorni di uno spot è andato a Beatrice Galli (copy) e Claudia Paladino, (art) di Leo Burnett per Dress for Success.
“Quest’edizione degli ADCI Awards è stata da record, con una partecipazione da primato a tutti i livelli – commenta nella nota Vicky Gitto presidente ADCI -. Abbiamo annoverato oltre 1000 entries, continua a crescere a due cifre la partecipazione dei giovani (+20%) mentre è raddoppiata quelle delle case di produzione, cui abbiamo dedicato un premio specifico. E finalmente – continua Vicky Gitto – siamo anche tornati ‘live’ sia con le Giurie che con la premiazione”.
“Tanti lavori in gara ma soprattutto tantissima qualità – aggiunge Giuseppe Mastromatteo, presidente ADCI Awards 2021 -. In generale infatti tutti i lavori che abbiamo visionato e giudicato sono accumunati da un crescente livello di contenuti, creatività, originalità realizzativa, esecuzione, a testimonianza di come la industry si stia evolvendo su standard sempre più elevati, assumendo una sua sempre più significativa centralità e responsabilità nell’accompagnare le strategie di comunicazione dei brand, nonché il loro rapporto coi loro consumatori che oggi viaggia su canali e velocità che si rinnovano in tempi molto più brevi rispetto a qualche anno fa”.
“E l’anno pandemico, a giudicare dai progetti – prosegue Mastromatteo – sembra persin aver ‘stimolato’ creativi e aziende; coi colleghi delle varie giurie abbiamo infatti visto campagne e creatività che, ritengo, saranno non solo applaudite in Italia ma in tutto il mondo, a testimonianza che la creatività italiana è sempre più consistente a livello globale, sia essa a firma dalle grandi sigle di comunicazione che da realtà indipendenti; queste ultime peraltro inquest’edizione degli ADCI Awards, hanno rappresentato la metà dei lavori in gara”.
“Se mi volto a tre anni fa – ricorda Gitto – riconosco tutta la strada compiuta da questa gestione (che va a concludersi – ndr) che trova sì la sua sintesi nelle quasi 3000 entries raccolte complessivamente nelle tre edizioni degli ADCI Awards, ma che è il risultato del quotidiano e costante impegno di questo Consiglio, che ha voluto con tenacia aprirsi ai territori, ai giovani, fare sentire la sua voce dentro e fuori la industry. Abbiamo elevato il Club ad epicentro della creatività e della comunicazione in Italia ma anche come player a livello internazionale. Un grazie va dunque al Consiglio, ai local ambassador, ai soci e a tutti quanti ci hanno accompagnato e supportato in questa corsa”.