di Massimo Bolchi
UNA – Aziende della Comunicazione Unite e KT&Partners, boutique finanziaria indipendente attiva nelle operazioni di Investment Banking (IPO Advisory, M&A Advisory, Debt Advisory) e Capital Markets (Equity Research, Investor Relations), hanno tenuto un convegno intitolato ‘Modelli di crescita per il settore della comunicazione: le operazioni di M&A e quotazione in Borsa’, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
Il convegno è stato dedicato agli associati UNA e agli imprenditori attivi nel settore della comunicazione, del digital marketing, dell’advertising, ma anche di altre industry collegate, interessati a comprendere meglio le dinamiche delle operazioni di finanza straordinaria, come fusioni e acquisizioni (M&A) e i processi di quotazione in Borsa. Si è trattato di un’occasione importante per i professionisti del settore della comunicazione per comprendere strategie che permettono di rimanere competitivi in un contesto in rapida evoluzione.
Modelli di crescita differenti
“Siamo estremamente orgogliosi di offrire ai nostri associati un’opportunità così importante per approfondire tematiche fondamentali per il futuro della nostra Industry e cogliere una nuova occasione per fare sistema”, ha dichiarato Davide Arduini, Presidente di UNA. “La crescita delle aziende passa spesso attraverso operazioni di finanza straordinaria, e l’obiettivo di questo convegno è fornire conoscenze concrete su come affrontare fusioni, acquisizioni e quotazioni in Borsa”.
Il mercato odierno, infatti, presenta modelli di crescita differenti: diventa dunque necessario per le aziende e le agenzie del settore valutare le varie opzioni e rispondere con efficacia alle esigenze della Industry.
Michele Depalo, Director di KT&Partners, ha ricordato al riguardo le provvidenze governativa a regionali (Lombardia) che favorisco in questo mendo la quotazione in Borsa: un credito fiscale pluriennale fino mezzo milione di euro per le spese sostenute per ottemperare alle norme per la quotazione, e un fondo regionale fino a 300 mila euro allo stesso scopo per la aziende con sede sociale in Lombardia. È stato poi presentato uno studio esclusivo condotto dal team di ricerca finanziaria di KT&Partners, che ha illustrato l’andamento del settore sul mercato dei capitali, analizzando le performance borsistiche, le operazioni di IPO e di M&A, nonché il loro impatto sul settore della comunicazione e del marketing digitale.
“Le operazioni di M&A e di quotazione rappresentano leve strategiche fondamentali per le aziende che vogliono crescere ed espandersi in un mercato sempre più competitivo”, ha spiegato Kevin Tempestini, Founder & Ceo di KT&Partners. “Il nostro studio ha l’obiettivo di fornire un quadro chiaro e dettagliato delle opportunità offerte dal mercato dei capitali nel settore della comunicazione”.
I due diversi volti della imprese di comunicazione
A seguire due tavole rotonde che hanno offerto ai partecipanti una visione completa del tema. La prima ‘Operatori Professionali nel Settore’, moderata da Kevin Tempestini, ha visto la partecipazione di rappresentanti di alcune delle principali realtà di Private Equity e investimento, quali Michelangelo Mantero di Xenon Private Equity, Antonello Carlucci di Innovative-RFK RedFish, Carlo Mammola di Montefiore Investment Italy, Simone Cremonini di Alkemia SGR e Andrea Faraggiana di Smart Capital. La sessione ha offerto una panoramica sui trend e sulle opportunità legate alle operazioni di M&A e alle strategie di investimento nel settore della comunicazione.
Nella seconda tavola rotonda, intitolata ‘Esperienze dirette delle società e degli imprenditori’ e moderata da Davide Arduini, hanno preso la parola imprenditori e manager che hanno vissuto in prima persona esperienze di crescita attraverso fusioni, acquisizioni o quotazione in Borsa, fornendo spunti pratici e ispirazione per chi sta valutando operazioni simili nel proprio percorso aziendale. Tra i relatori: Fabrizio Russo di Klein Russo, Camillo Ricci di EPR Comunicazione SB, Andrea Rangone di Digital360 e Marco Ferrari di Next 14.
“Notevole, al primo impatto, la differenza verrebbe da dire ‘antropologica’ tra le due tavole rotonde”, ha spiegato Arduini, “Abiti in tutte le tonalità del grigio, cravatte e scarpe di cuoio nella prima, camice aperte, giubbotti, sciarpe e sneaker nella seconda, a rappresentare anche visivamente la distanza che tuttora separa i due mondi, che stanno pero iniziando a parlarsi”. Arduini ha partecipato alla tavola rotonda nella duplice veste di moderatore e relatore-ombra, potendo citare l’esempio della riuscita integrazione tra Next14 e Different, che ha portato alla nascita di NextDifferent e alla quotazione in Borsa con il Gruppo SAE.
“Il problema maggiore”, ha concluso Tempestini, “non è dimensionale: basta un EBITDA di una decina di milioni per costituire una piattaforma, a cui aggiungere altre realtà di dimensioni ben inferiori e quotarsi in Borsa al mercato EGM. I problemi veri sono un progetto condiviso dalle potenzialità ancora inespresse ma concrete, che riesca ad attrarre l’interesse degli investitori, industriali o finanziari poco importa, e soprattutto, gli ego degli imprenditori-fondatori, restii e cedere il controllo dell’azienda anche di fronte prospettive di crescita ben superiori”.
A questi riguardo è stato molto significativo l’intervento di Andrea De Micheli, Chairman & CEO Casta Diva Group, che ha ricordato come il gruppo, partito con una ventina di milioni di EBITDA, abbia raggiunto attraverso successive integrazioni un EBITDA di 150 milioni, con una bassissimo indebitamento, e che “a volte vale la pensa di rinunciare a un paio di punti per assecondare le visioni dei soci-imprenditori-manager piuttosto che imporre decisioni dall’alto”.