Quella di Diego Dalla Palma è la storia del sogno di un ragazzo che, dalla povertà assoluta di un paesino sulle montagne venete, diventa una star mondiale del make-up, celebrato dal New York Times come ‘il profeta del make up italiano del mondo’.
Ma questa è solo la superficie: quello che in molti ignorano è che, dietro quel successo, dietro quel marchio presente oggi in tutto il mondo, si nasconde una storia tormentata fatta di dolore, tante cadute, insicurezze e forti prese di posizione.
‘VIVO – Confessioni nella tempesta’ è una serie audio innovativa la cui produzione, in tutti i suoi aspetti, è stata al servizio della valorizzazione di un racconto vero e immersivo, dalla parte autorale alle registrazioni, fino ad arrivare al confezionamento della colonna sonora originale.
Qui il lavoro autorale ha fatto un passo di lato rispetto alla storia di Diego, cercando una modalità che potesse rispettarne la storia, le emozioni. Per farlo, Show Reel Studios si è posta una sfida importante, registrare un intero podcast senza copione: è stato, infatti, organizzato un set con una luce tenue dove Diego è rimasto sempre nella penombra, senza contatti diretti con il team produttivo. Nelle sue cuffie, per ogni segmento di racconto, è stato scelto di fargli sentire delle melodie evocative selezionate tramite un lavoro di ricerca in grado di far emergere ricordi e sentimenti, indirizzando così le emozioni in modo da fargli rivivere da zero i momenti di vita raccontati e ricreare un vero e proprio flusso di coscienza.
Anche la colonna sonora originale – scritta, eseguita e prodotta da Matteo Grasso e Filarmonica Fluida presso il Mono Studio di Milano e Show Reel Studios – rappresenta un’innovazione nel mercato del podcast in Italia perché è stata composta e realizzata direttamente sulla stesa definitiva delle puntate al fine di seguire al meglio la drammaturgia del racconto.
Nel corso della serie audio, composto da 5 episodi, Diego toccherà temi e avvenimenti importanti e talvolta anche violenti quali l’esperienza del coma, il bullismo più duro, la violenza sessuale subita, la prostituzione, il tentativo di suicidio, le storie d’amore tormentate, la fissazione per il sesso. Ma anche i successi, le campagne di comunicazione più forti, il lusso più sfrenato e ancora le cadute, la vendita dell’azienda che porta il suo nome.