I podcast sono ancora il futuro. Nonostante oggi come mezzo di comunicazione sia ben conosciuto e il mercato offra un grande ventaglio di proposte, per tutte le orecchie e i gusti, c’è ancora margine di crescita e di miglioramento.
Dati a supporto, secondo la ricerca di Ipsos pubblicata a ottobre 2021, il numero di ascoltatori di podcast in Italia è ancora in aumento: 9,3 milioni sono gli ascoltatori mensili, con un incremento di utenti laureati e professionisti. Ciò significa sempre più ascoltatori, sempre più esigenti.
“È proprio in questa apertura che andiamo a inserirci, io e la mia factory”, afferma nella nota Alberto Ronzi, Founder e CEO della Ronzi Podcast Factory. “Non ne facciamo nemmeno una questione di competitor: noi pensiamo a portare sul mercato un prodotto di ultima avanguardia in quanto a tecnologia e più che valido a livello di contenuti. Lo miglioriamo, il mercato. Gli altri? Si dovranno adeguare”.
La storia della Ronzi Podcast Factory inizia alla fine del 2021, ispirata da Alberto Ronzi, giovane imprenditore nel settore della ristorazione, cresciuto alternando l’aria europea di Milano e il sapore millenario di Roma. Proprio in queste due città nasce l’idea di formare una startup attiva nell’ambito dei podcast. Fa la proposta ai futuri soci e il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Ronzi Podcast Factory unisce creatività, competenza, spirito imprenditoriale e vera passione per tutto ciò che concerne la comunicazione, nel senso più ampio possibile.
“Ho voluto dare alla mia azienda il nome di famiglia proprio perché si respiri un’aria familiare”, continua Ronzi. “I miei tre soci, Alberto Cetrullo, Gloria Colombo e Claudia De Angelis, mi hanno supportato sin da subito, perché, lungi dall’essere una dimostrazione di potere, quel nome accomuna tutti loro nell’intenzione ferma di collaborare, nelle difficoltà e soprattutto nel raggiungimento degli obiettivi”.
Ma cosa differenzia la Ronzi Podcast dal resto dei competitor? “Innanzitutto, la qualità del suono e del montaggio – commenta Ronzi – 8D e stereofonia espansa sono il presente: i nostri podcast offrono il futuro, ovvero un’esperienza immersiva e a tutto tondo. E poi a livello di contenuti, abbiamo nel nostro organico fior fiore di penne: autori già affermati nel settore dell’editoria e del giornalismo, in grado di scrivere di ogni argomento, ma in modo approfondito e accattivante, con un linguaggio musicale, apposito per essere ‘letto a voce alta’”.
“Affrontiamo il mercato con entusiasmo e consapevolezza”, conclude l’imprenditore. “Sul lungo periodo non ci poniamo limiti. Tra le mete più ambiziose c’è la creazione di un sistema di virtualizzazione del podcast attraverso avanzati sistemi di metaverso. Ho personalmente avviato dei contatti con il fondatore di un notissimo social network, sorpassando una pur agguerrita concorrenza. La nostra mission aziendale non è essere parte del mercato del podcast, ma avere il potere di cambiarlo. Partiamo con umiltà, ma senza modestia per riuscire, entro la fine del 2022, a conquistare il mercato italiano. E non solo”.