È stata la patologia che ha sfinito personaggi immaginari come Violetta de ‘La Traviata’ e Mimì de ‘La Bohème’, ma non ha risparmiato neppure vittime reali e illustri quali il pittore Amedeo Modigliani, la scrittrice Emily Bronte, gli scrittori Franz Kafka prima e Charles Bukowski poi, il drammaturgo Anton Cechov e neppure la musa leopardiana ‘Silvia’.
La tubercolosi è la malattia che, più di ogni altra, ha plasmato la produzione letteraria dei primi quarant’anni del secolo scorso. Ancora oggi è il primo agente infettivo per morte e contagi, secondo solo al Covid, uccidendo un milione e mezzo di persone ogni anno. A ripercorrerne la storia, attraverso il rapporto che artisti e letterati hanno avuto prima e le cause che scienziati e medici hanno indagato poi, ci pensa ‘Un Filo Blu’, il nuovo podcast di Chora Media scritto da Mario Calabresi insieme a Simone Clemente per the Global Fund, il Fondo Globale per la lotta contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria.
In due episodi da 25 minuti circa l’uno, la voce di Mario Calabresi traccia il racconto culturale e sociale della malattia entrata nell’immaginario collettivo come il male d’elezione per artisti e letterati. Vecchia quanto la storia del genere umano, la ‘peste bianca’ era ed è ancora oggi nella realtà una malattia che colpisce soprattutto le fasce più fragili e svantaggiate della popolazione.
Ogni episodio è arricchito da interviste a esperti che insieme vanno a svelare il ‘filo blu’, ossia le relazioni inaspettate che legano le esperienze della gente comune così come di personaggi, letterari e storici, veri e immaginari, il cui destino è cambiato a partire dall’incontro con la malattia, volgendo lo sguardo anche all’attualità e ai protagonisti di oggi nella lotta a questa malattia.
Credit
‘Un Filo Blu’, podcast in due episodi di Chora Media, scritto da Mario Calabresi con Simone Clemente per the Global Fund, disponibile dal 16 giugno su tutte le app gratuite di ascolto Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast.