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‘Italiani above the rest’, l’Italia raccontata attraverso i suoi talenti. Si parte con l’alpinista Ardito Desio che 70 anni fa rese il K2 la ‘montagna degli italiani’

Italiani above the rest

“Per essere veramente un grande uomo, bisogna saper resistere anche al buon senso”, diceva Fëdor Dostoevskij. E in effetti ciò che rende un uomo straordinario è il suo istinto naturale che lo spinge ad andare al di sopra di tutto, un innovativo che ha la capacità di vedere cose che gli altri non vedono, determinato nel portare avanti sfide impossibili ai più ma che ad un tratto diventano reali. Ed è lì che avviene la magia.

L’Italia vanta delle storie di persone che hanno sfidato l’ordinario e raggiunto l’incredibile, come racconta la nuova serie podcast in 10 puntate ‘Italiani above the rest’ realizzata dall’audio factory Dr Podcast per Cyberoo, Pmi italiana specializzata in servizi cybersecurity per le imprese.

In questa serie podcast, Federico Buffa, giornalista e storyteller ci guida in un viaggio emozionante attraverso le vite e le imprese delle più grandi eccellenze italiane che hanno lasciato un segno indelebile a livello mondiale, il cui ingegno e visione hanno rivoluzionato il mondo.

Da Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana, alla ‘signora delle stelle’ Margherita Hack, dall’inventore della disco music Giorgio Moroder al genio cinematografico di Federico Fellini, e molti altri ancora: ogni episodio è un tuffo nelle avventure di questi eroi moderni, esplorando le sfide che hanno affrontato, le innovazioni che hanno introdotto e i successi che hanno conquistato.

E tra le straordinarie traiettorie di vita di chi ha saputo trasformare i sogni in realtà, riscrivendo le regole del gioco, c’è un uomo che esattamente 70 anni fa compiva un’impresa che darà lustro al nome dell’Italia nel mondo per sempre: la celebre scalata al K2, la seconda vetta più alta del mondo, che nel 1954 diventa così la ‘montagna degli italiani’. Quest’uomo si chiama Ardito Desio, ed è a lui che si dedica la prima puntata del podcat, proprio in occasione del 70° anniversario dell’impresa.

L’impresa di Ardito Desio, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli

Nell’estate del 1954 Desio – geologo, esploratore, docente universitario e scrittore – è l’organizzatore e capo della spedizione al K2, un colosso montano ancora inviolato sebbene, a partire dai primissimi anni del ‘900, si siano già succeduti ben cinque tentativi di scalata, tutti vani e alcuni dei quali finiti purtroppo tragicamente. Ma proprio qui, alle prime luci dell’alba del 31 luglio 1954, oltre quota 8000, due giovani ma espertissimi alpinisti italiani, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, raggiungono la vetta per la prima volta nella storia. Tutto questo è stato possibile grazie alla visione di un uomo ‘al di sopra del resto’, che ha creduto nel suo sogno: Ardito Desio rimane fonte di ispirazione per le generazioni future di alpinisti, un simbolo di determinazione, coraggio e perseveranza. Le sue parole continuano a echeggiare tra le vette: “Non si può scalare una montagna solo perché è lì, ma perché noi siamo qui”.