Dal 2 marzo è disponibile su tutte le piattaforme di podcasting ‘L’Ultima Notte di Amore – il podcast’, il nuovo podcast prodotto da Hypercast per Vision Distribution. Cinque episodi per raccontare la doppia vita di due agenti in incognito che hanno contribuito, con le loro testimonianze, alla realizzazione dell’omonimo film presentato in concorso all’ultima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. A intervistarli ci sono il regista e sceneggiatore Andrea Di Stefano e Pierfrancesco Favino, per la prima volta insieme alla conduzione di un podcast.
Il film racconta la storia di Franco Amore, un poliziotto innamorato del suo lavoro, che indossa la divisa con orgoglio e onore. Nel corso della sua carriera durata 35 anni, Franco Amore non ha mai sparato a un uomo, come è scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.
Sono più di trecentomila gli agenti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio in Italia. Poliziotti, Carabinieri. Finanzieri. Uomini e donne che come Franco Amore protagonista de ‘L’Ultima Notte di Amore’, dietro al rigore e al fascino della divisa, spesso sono costrette a gestire il fardello di una seconda vita e di una professione parallela. Ed è di questo che parla il podcast tratto da ‘L’Ultima Notte d’Amore’, in cui due agenti si raccontano al regista e all’interprete del film in un dialogo intimo e senza filtri: attraverso le loro voci, oscurate per proteggerne l’identità, queste persone spalancano le porte in un mondo mai raccontato prima fatto di verità nascoste e di una doppia vita che hanno scelto loro malgrado.
“Il connubio cinema/podcast è un’occasione sempre stimolante, perché ci pone davanti alla sfida di costruire una narrazione che possa arricchire le informazioni a disposizione dello spettatore, all’interno di un percorso, di un linguaggio, di un’atmosfera che sono quelli tracciati dal film”, commenta Raffaele Costantino, Direttore Creativo di Hypercast.