Dopo il lancio in Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, Utiq porta il proprio Servizio di Consenso Autentico anche nel mercato italiano, scegliendo Christina Lundari come Managing Director.
Con alle spalle una joint venture di società di telecomunicazioni – Deutsche Telekom AG, Orange SA, Telefónica S.A. e Vodafone Group plc – Utiq consente ai brand e agli editori di accedere ad audience che hanno espresso il proprio consenso verso esperienze digitali rilevanti, supportate dalla pubblicità, nel pieno rispetto degli standard più severi in materia di privacy, grazie a soluzioni sicure e crittografate. Ciascuna delle quattro società detiene una partecipazione del 25% nella joint venture che ha sede in Belgio.
Creata ponendo al centro le persone, Utiq arriva in Italia con l’obiettivo di permettere a brand ed editori di accedere ad audience deterministiche, accurate e scalabili, in modo pienamente conforme alle disposizioni legislative e solo con il consenso degli utenti.
Christina Lundari entra a far parte di Utiq in qualità di Managing Director per l’Italia portando con sé oltre 15 anni di esperienza nel settore della pubblicità digitale trascorsi in Google come Sector Lead dell’unità performance e in Microsoft Advertising come Managing Director (poi ribattezzata Yahoo). Negli ultimi due anni ha lanciato e consolidato con successo OneFootball in Italia e Spagna. All’inizio della sua carriera, ha trascorso 15 anni nel settore delle analisi di mercato con GFK/WPP, dove ha imparato il potere del marketing guidato dai dati.
In Utiq si occuperà della creazione di un team per sostenere la crescita dell’azienda, e collaborerà con editori, inserzionisti e player adtech per offrire esperienze di comunicazione rilevanti ad un pubblico che ha espresso il proprio consenso.
“Questo è un momento estremamente importante per le tematiche che riguardano la privacy e il consenso nella pubblicità e sono davvero lieta di guidare la filiale italiana. Credo che Utiq abbia il potenziale per generare un cambiamento di vasta portata nell’ambito della protezione dei dati e per creare nuove basi per un open web supportato dalla pubblicità, affidabile e responsabile, a vantaggio di utenti, inserzionisti e dell’intera filiera del digital advertising, grazie al suo servizio che rappresenta un’alternativa ai cookie di terze parti, sempre meno affidabili e prossimi alla scomparsa”, commenta nella nota Christina Lundari.