Il 30 aprile, nel corso di un dibattito a Maastricht con i principali candidati alle elezioni del Parlamento europeo, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha lasciato intendere che il divieto della piattaforma cinese TikTok nell’Unione europea è attualmente un’opzione.
“Non è escluso”, ha confermato Von der Leyen, riferendosi agli Stati Uniti, dove TikTok potrebbe essere vietato se la sua proprietà cinese, ByteDance, non accetterà di venderlo entro nove mesi, aggiungendo che la Commissione europea è stata “la prima istituzione al mondo a vietare TikTok sui nostri smartphone: sappiamo esattamente quali sono i pericoli di TikTok”.
A Maastricht, la Von der Leyen non ha parlato in qualità di Presidente della Commissione europea, ma come candidato leader del Partito Popolare Europeo, ma nonostante questo è stata prontamente ‘rimbeccata’ dal social media cinese, che ha diffuso alle agenzie un comunicato che recita “sono timori infondati e basati su convinzioni fondamentalmente errate. TikTok è già pronta a investire 12 miliardi di euro nel prossimo decennio nel Progetto Clover, un’iniziativa all’avanguardia nel settore per rafforzare ulteriormente la sicurezza dei dati. Il nostro primo data center irlandese è attivo, esperti leader nella cybersecurity come Ncc Group sono stati nominati provider indipendenti per la sicurezza e hanno iniziato il loro lavoro per fornire controlli e verifiche autonomi”.