La diffusione (o la moda) degli NFT (Non Fungible Token) si allarga alla letteratura: un’opera – la prima in Italia – verrà battuta a Marzo dalla piattaforma OpenSea.
Si tratta di ‘Novecento’ di Alessandro Baricco, che ha trasformato la lettura del suo monologo teatrale, datato 1994, in un’opera unica digitale, certificata. Il file audio, una volta venduto, diverrà proprietà esclusiva dell’acquirente, tramite tecnologia blockchain che ne garantisce il possesso e la non replicabilità.
“Gli Nft sono opere digitali a disposizione gratuitamente, delle quali viene certificato un solo esemplare”, ha spiegato l’autore in un’intervista al Corriere della Sera. “Questo originale viene poi venduto a collezionisti, a persone che desiderano possederlo. C’è qualcosa che sta succedendo oggi, nel quadrato formato da quattro punti: blockchain, criptovalute, NFT, DAO. Lì dentro c’è qualcosa che probabilmente è destinato a cambiare di molto la nostra vita, come è successo dieci anni fa con le App, per esempio. Quindi mi sono detto: voglio finire dentro quel quadrato e il modo migliore per vedere cosa c’era là dentro era fare un NFT. Mi sembrava che nessuno lo avesse fatto con la letteratura e anche questo mi ha attirato”.
Baricco si è servito della supervisione tecnica di Serena Tabacchi, curatrice, direttrice e co-fondatrice del MoCDA (Museo d’Arte Contemporanea Digitale), di Bruno Pitzalis, esperto di crypto art e comunicazione, e Massimo Franceschet, esperto di blockchain e crypto asset. Insieme all’autore, il team tecnico-artistico si è occupato di dare una forma all’opera digitale come file unico collezionabile, relazionandosi con i collezionisti del settore e portando a conoscenza del mercato dell’arte (e non solo) l’opera che l’autore intende diffondere come pezzo unico definendola lui stesso un ‘codice sorgente’.