Pensate che il Pride sia finito? Errore, la lotta non si ferma mai. Considerando le costanti minacce ai diritti LGBTQ+ a livello globale, l’agenzia creativa Connector by Granite ha creato uno tool WhatsApp chiamato Marsha, che serve a invitare tutta la comunità ad agire, a prevenire le battute d’arresto e a proteggere i diritti LGBTQ+ con un semplice clic.
Il tool, denominato Marsha, è stato ispirato dall’attivista Marsha P. Johnson, che ha guidato la rivolta di Stonewall nel 1969. Marsha ha anche, di conseguenza, un significato ‘bellicoso’ ed è un invito ad agire.
Ivan Adriel, Strategy Director dell’agenzia, ha commentato: “Ogni giugno sono sempre di più gli arcobaleni, i rainbow simbolici, i brand che cambiano logo, le persone che sostengono online i diritti LGBTQ+, ma la vera lotta per i diritti avviene tutto l’anno, non solo in questo mese di maggiore accettazione“.
“Volevamo creare una piattaforma che offrisse un modo pratico per aiutare e impegnarsi su temi così importanti”, ha poi aggiunto. “Il nostro obiettivo con Marsha è quello di mobilitare le persone e invitale a fare davvero la differenza, impiegando meno di un minuto alla settimana per sostenere iniziative in grado di provocare cambiamenti: petizioni, donazioni e molto altro ancora”.
Come funziona lo strumento Marsha
Marsha è già disponibile su WhatsApp. Gli utenti possono inviare avviare la conversazione cliccando su questo link o inviando un messaggio WA al numero +1 (744) 500 2823. Lo strumento invia a sua volta i propri messaggi agli iscritti una volta alla settimana, condividendo politiche pubbliche, iniziative e petizioni a sostegno della comunità LGBTQ+, informando e invitando tutti ad agire. Marsha, in particolare, li aiuterà a:
- conoscere le lotte LGBTQ+ in tutto il mondo;
- ricevere avvisi quando si presentano importanti questioni LGBTQ+;
- partecipare alla prevenzione di battute d’arresto e alla protezione dei diritti LGBTQ+ tramite petizioni e raccolte di fondi.
Il tool non interferisce con WhatsApp e non condividerà mai le informazioni degli utenti.
Nel suo primo post, Marsha ha esortato gli utenti a unirsi alla lotta per vietare la terapia di conversione in Irlanda, firmando una petizione della Anti Conversion Therapy Coalition (ACTC). Come descritto dall’ACTC, la terapia di conversione è una pratica disumana, basata sulla convinzione che essere gay o transessuali sia qualcosa che possa essere ‘curato’.
I membri della comunità LGBTQ+ hanno subito traumi e sviluppato gravi problemi di salute mentale a seguito di esperienze di terapia di conversione, e alcuni si sono tolti la vita a causa delle loro esperienze. Firmare questa petizione è un’azione immediata che si può compiere in pochi minuti insieme a Marsha per garantire che la terapia di conversione, sia nella Repubblica d’Irlanda che nell’Irlanda del Nord, sia relegata alla storia.