LinkedIn licenzia circa 668 dipendenti impegnati in vari team: l’annuncio di oggi dell’azienda di proprietà di Microsoft ha colto di sorpresa i mercati. È la seconda volta che LinkedIn annuncia tagli quest’anno; a maggio aveva licenziato 716 dipendenti, dichiarando all’epoca che la mossa era volta a “riorganizzarsi per una maggiore agilità e crescita”. Questa volta i tagli riguardano “la semplificazione del nostro processo decisionale“, secondo le affermazioni di LinkedIn. Anche Microsoft, d’altra parte, aveva annunciato di recente diverse serie di licenziamenti, tra cui 10.000 posizioni eliminate all’inizio di quest’anno.
LinkedIn, dal canto suo, è comunque in crescita. Il suo fatturato ha superato i 15 miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale per la prima volta. E di recente sono stati pubblicati numerosi titoli sul suo rilancio, quali, ad esempio, l’articolo sul Financial Times dello scorso fine settimana, con il titolo ‘Influencer e CEO portano i loro brand su LinkedIn’.
Ma, come quasi tutte le aziende tecnologiche di questi tempi, quest’anno LinkedIn ha puntato in modo aggressivo sull’intelligenza artificiale, mettendo a disposizione strumenti per la generazione di profili e descrizioni di lavoro e ‘AI-powered conversation starters’ . Si dice anche che stia anche sviluppando un ‘AI job coach’. Tutto questo ha un costo in posti di lavoro persi.