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Tutto quello che ogni agenzia, ma non solo, deve sapere dei 6 trend emersi all’ultimo SXSW di Austin. Da loro dipende la capacità di condurre al successo i brand. Con l’umiltà di ammettere che strategie di marketing e posizionamenti li decidono gli user. E a chi vi chiede ‘perché ai tempi di Kotler di chi erano i bisogni da soddisfare?’ Rispondete con big data, social good, privacy. Forti di una certezza: start up are no digital anymore

Tre dei 6 ‘famigerati’ trend già li conoscevamo grazie alla diretta che Matteo Sarzana,VML, e Giuseppe Stigliano, H Art (ascoltalo intervistato al microfono di youmark), ci hanno regalato direttamente da Austin. Trattasi di DemocratisationOut of Home e Service Design (guarda a fondo pagina il video in cui Sarzana e Stigliano fanno  una sintesi delle giornate).

Ma vale la pena di aggiungere User Experience, Big Data e Digital Health. Scoprendo che tra loro c’è massima interconnessione e che le start up che hanno quest’anno riscosso maggior successo rispondono mixandoli ai loro dictat, evidenziando come tra digital e analogico non ci sia più confine. Insomma, considerarlo ancora ‘virtuale’ significherebbe negare il futuro.

In pratica con Democratizzazione s’intende la possibilità per le persone comuni di fare cose che, fino a qualche tempo fa, erano appannaggio solamente di super-specializzati.

Big Data, invece, in ambito pubblicitario decreta tra l’altro la morte dell’interruption marketing per spalancare le porte a comunicazioni pubblicitarie sempre più mirate.

Al centro dell’attenzione di Austin sono state messe applicazioni e piattaforme come Whisper, Confide e Wut, che riflettono la forte esigenza di protezione dei dati personali. Ecco allora che il tema della Privacy diventa ancora più dominante anche a SXSW, grazie alle conversazioni con Julian Assange ed Edward Snowden e, ovviamente, alla recente cronaca internazionale.

Un settore tradizionale come la Distribuzione sta per essere rivoluzionata dalle tecnologie digitali e mobile, perché proprio i punti di vendita si trasformano in contenitori di esperienze emozionali, grazie alle nuove prospettive del proximity marketing e alle tecnologie di riconoscimento.

Nella Capitale del Texas non poteva di certo mancare una vetrina delle tecnologie indossabili che, in men che non si dica, stanno cambiando completamente il concetto di salute, perché i nuovi device sono in grado di contribuire a rendere più sana gran parte della popolazione monitorandone i parametri vitali.

Se il Retail sta per essere stravolto non è da meno l’Ooh – Out of Home che, interagendo con le tecnologie digitali, fa un salto di qualità e diventa globale, trasformandosi in un medium a 360 gradi.

Va evidenziato che il gran numero di social media disponibili e il conseguente eccesso di stimoli si ripercuote sull’attenzione, riducendola. Soluzioni come Snapchat obbligano a focalizzarsi proprio sul ‘qui e ora’, al contrario di Facebook o dei blog. Un fenomeno che potrebbe dar vita a soluzioni temporanee come, per esempio, artisti che creano opere fruibili solo momentaneamente. Ma, secondo gli esperti, potrebbe anche arrivare a deresponsabilizzare le persone, tanto da creare problemi perché non impone una seria riflessione su quanto si condivide on line.

In presenza di tali scenari, comunque, la user experience è quella che fa e farà la differenza, sempre. E se il back end non sarà più il cuore pulsante della creazione del valore, quello che è destinato a colpire e coinvolgere i consumatori è l’esperienza che un brand o un prodotto sono in grado di trasferire ai propri clienti.

Buone notizie anche dalla connessione tra veicoli, che ha risvolti molto positivi sulla sicurezza stradale: si calcola che, grazie agli allarmi e alle indicazioni che il sistema fornirà ai conducenti, potenzialmente introdurrà una riduzione dell’81% di incidenti. Le informazioni sul traffico e quelle metereologiche beneficeranno in efficienza, poiché le macchine saranno in grado di comunicare in tempo reale con altri veicoli.

Tante le novità anche sul fronte delle nuove applicazioni e delle piattaforme social, perché ovviamente, SXSW Interactive è da sempre la vetrina per toccare con mano le novità presentate dalle start up. Tra cui meritano segnalazione:

Nex è l’evoluzione del bracciale tecnologico. Personalizzabile, consente svariate attività come il cercare informazioni attraverso tecnologie di prossimità.

Skully è un casco per motociclisti in fibra di vetro, dotato di una telecamera che, grazie alla realtà aumentata, regala una visione a 180 gradi. E chi lo indossa può vedere anch gli angoli ciechi.

Enervee è una piattaforma per facilitare la vita di chi acquista elettrodomestici o dispositive elettrici, infatti è un database accessibile on line e molto ampio di informazioni sull’efficienza energetica degli oggetti di uso commune. Aggiornata costantemente è una guida all’acquisto consapevole, fornendo punteggi e informazioni su frigoriferi, forni, congelatori, televisori e via dicendo.

Rispondere alle emergenze naturali in tempi brevi e soprattutto con le necessarie competenze è la specialità di Team Rubicon, che utilizza la preparazione dei veterani di guerra statunitensi per gli interventi umanitari. È in preparazione il lancio internazionale della piattaforma.

Attualmente in Africa solamente l’1% della popolazione ha accesso alla banda larga e a internet, ma si sta cercando di cambiare la situazione fornendo degli strumenti digitali e tradizionali che possano aiutare i popoli africani a migliorare la loro vita agendo localmente. Uno di questi progetti è Libriiche porta l’accesso alla Rete attraverso le librerie digitali, innovative, ma anche fisiche per facilitare lo sviluppo.

Letteralmente significa carrozzone è Bandwagonun servizio per non pagare più semplicemente un percorso in taxi, bensì un posto a sedere e andare così da un determinato punto a un altro, risparmiando (denaro e tempo) e condividendo un passaggio. Sperimentato già nelle grandi città Usa, si basa su accordi con aeroporti, line aeree e aziende.

Il tempo di ciascun lavoratore è suddiviso al 70% nello svolgimento del proprio compito, mentre il restante 30% è speso nella preparazione, nell’ordine, nell’attesa e nella gestione dei materiali utili proprio alla lavorazione. Fieldwire risponde a questa esigenza con una piattaforma mobile organizzata per obiettivi, che consente a ciascun lavoratore di risparmiare 10 minuti del tempo dedicato alla gestione, incidendo così sull’aumento dei profitti.

Trustev  verifica in tempo reale l’identità di un compratore per evitare le frodi. In pochi secondi, avvia una serie di verifiche certificando la transazione e la solvibilità.

Aceable è un corso on line per conseguire la patente di guida, tra i suoi plus il costo inferiore rispetto a quelli tradizionali. Ace è la sua interfaccia: un robot-educatore computerizzato e specializzato nella guida. Pensata come un videogame, la piattaforma si basa su punteggi, premi, animazioni, video e storie per insegnare l’educazione stradale divertendo.

Mahana è un’app di proximity marketing per consumatori e un’interfaccia grafica per ristoranti basata su i-Beacon. Con Mahana si inviano messaggi ai clienti che si trovano nelle vicinanze di un ristorante affiliato. Sa anche tutto su un cliente: spesa media, quante volte va al ristorante e conosce i suoi piatti o vini preferiti.

Famigo è l’evoluzione del controllo parentale per iPhone, iPad e iPod. Garantisce a bambini e genitori una navigazione sicura tra video, e-book, musica e giochi on line. Blocca gli acquisti indesiderati su App Store e la navigazione con Safari è controllata.

Con Wello basta appoggiare per 20 secondi un dito su un dispositivo per leggere i segnali vitali: temperatura corporea, pressione, battito cardiaco fino all’ossigenazione e altri parametri.