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TIM Brasil si aggiudica con Telefonica Brasil e Claro le attività mobili di Oi: si chiude così la maggior vicenda finanziar-giudiziaria in Brasile

TIM prosegue la sua attività di rafforzamento in Italia e in Brasile, i due paesi core del proprio business. Infatti, dopo l’annuncio, il giorno 10 dicembre, dell’accordo preliminare che consentirà a TIM di acquisire le Business Unit italiane di BT (già British Telecom) che offrono servizi alla Pubblica Amministrazione e alle Small & Medium Business (SMB), è arrivato l’annuncio che, dall’altra parte dell’Oceano, TIM Brasil è stata dichiarata aggiudicataria del processo di vendita competitivo per l’acquisto delle attività mobili del Gruppo Oi

E se, con il trasferimento a TIM della Business Unit di BT dedicata alla Pubblica Amministrazione, il Gruppo amplierà la propria fornitura di servizi di comunicazione e connettività, accelerando il processo di digitalizzazione della PA italiana, e con l’integrazione del ramo Small & Medium Business, TIM diversificherà ulteriormente l’offerta di soluzioni ICT e cloud per le piccole e medie imprese, in Brasile l’accordo vede la partecipazione anche di Telefônica Brasil S.A. (titolare del brand VIVO) e Claro S.A., che ai aggiudicheranno pro quota il Gruppo di TLC , partecipato da Altice Portugal (già Portugal Telecom) ma da giugno 2016 in difficoltà finanziarie: aveva infatti richiesto in tale data la protezione giudiziaria per un totale di 19 miliardi di dollari (65 miliardi di real brasiliani), la più grande mai registrata per il Brasile.
Il perfezionamento dell’acquisizione, atteso nel corso del 2021, è comunque soggetto al verificarsi di alcune condizioni sospensive previste negli accordi e alle autorizzazioni delle Autorità competenti.

Il valore complessivo dell’operazione ammonta a 16,5 miliardi di reais (circa 2,7 miliardi di euro) a cui si aggiunge il corrispettivo offerto al Gruppo Oi, di circa 819 milioni di reais (circa 134 milioni di euro), come valore attuale netto (NPV) per i Take-or-Pay Data Transmission Capacity Contracts. TIM Brasil parteciperà all’operazione con un investimento di circa 7,3 miliardi di reais (circa 1,2 miliardi di euro), da corrispondere al closing, e 476 milioni di reais relativi alla quota di TIM Brasil nel valore attuale netto (NPV) dei contratti. Considerato il basso indebitamento e le favorevoli condizioni di mercato, TIM S.A. ritiene di finanziare l’acquisizione facendo ricorso alla cassa e al mercato del debito locale. Tuttavia, in caso di eventuali cambiamenti delle condizioni di mercato, TIM S.A. valuterà tutte le opzioni disponibili.

Come accennato, il piano d’acquisto prevede che TIM Brasil, Telefônica Brasil e Claro procedano al riparto degli asset mobili di Oi e, in particolare, dei clienti, delle radio-frequenze e dell’infrastruttura di accesso mobile.

In particolare, a TIM Brasil saranno assegnati:

  • circa 14,5 milioni di clienti (pari al 40% della customer base totale di UPI Ativos Móveis), secondo i dati Anatel di aprile 2020. La ripartizione tiene conto di criteri che favoriscono la concorrenza tra gli operatori presenti sul mercato locale;
  •  circa 49 MHz come media nazionale ponderata per popolazione (il 54% delle frequenze radio di UPI Ativos Móveis. La ripartizione rispetta rigorosamente i limiti di spettro per gruppo stabiliti da Anatel;
  • circa 7,2 mila siti di accesso mobile (pari al 49% dei siti di UPI Ativos Móveis).

TIM afferm  che l’operazione, una volta perfezionata, porterà valore non solo alla sua controllata in Brasile, ma anche a tutto il Gruppo e ai suoi azionisti perché permetterà di accelerare la crescita e aumentare l’efficienza operativa attraverso sinergie rilevanti. Inoltre, sono previsti effetti positivi anche per i clienti, visto che dall’operazione sono attesi miglioramenti nella user-experience e nella qualità dei servizi offerti. Infine, dall’operazione si attendono benefici per tutto il settore delle Tlc in Sud America, che si rafforzerà in termini di capacità di investimento, innovazione tecnologica e competitività.