TikTok sta intensificando la sua attività di pubbliche relazioni proprio pochi giorni prima che il suo CEO, Shou Zi Chew, testimoni giovedì davanti al Congresso, mentre l’azienda di proprietà cinese sta lavorando alacremente per convincere i legislatori USA – scettici – del proprio impegno a proteggere i dati degli utenti, evitando così il ban negli Stati Uniti.
TikTok ha acquistato annunci nella metropolitana di Washington, alla Union Station e sul Washington Post, e ha sponsorizzato la newsletter ‘Playbook’ di Politico, noché la newsletter tecnologica ‘Login’ di Axios. Un annuncio a colori di quattro pagine sul New York Times di lunedì includeva un codice QR che rimandava al sito web di TikTok sulla sicurezza dei dati negli Stati Uniti, che presenta un video a fumetti che spiega come l’azienda che gestisce la popolare app di video brevi abbia investito 1,5 miliardi di dollari nella sicurezza.
‘Sicurezza. La vostra priorità. Il nostro impegno’, recita un annuncio alla Union Station. ‘Stiamo proteggendo i vostri dati personali e l’integrità della piattaforma, pur consentendovi di vivere l’esperienza globale di TikTok che conoscete e amate’, afferma un altro annuncio pubblicitario.
Assistenti di TikTok, che hanno parlato con i giornalisti (tra i quali quelli di Bloomberg) a condizione di rimanere anonimi, prima della testimonianza del CEO, hanno esaminato alcuni elementi del piano, noto come Progetto Texas, respingendo la proposta di ospitare i dati degli Stati Uniti nei server nazionali di Oracle Corp. e di consentire la verifica dell’algoritmo di raccomandazione di TikTok. Secondo queste testimoninze anonime, comunque, l’amministrazione Biden avrebbe già respinto questo piano, togliemdo così a Chew un argomento potenzialmente utile per l’udienza pubblica di giovedì.
Lunedì uno degli assistenti ha inoltre descritto il ‘Progetto Texas’ come una mera operazione di marketing.La Committee Chair Cathy McMorris Rodgers, repubblicana dello Stato di Washington, sostiene da tempo la necessità di regole più severe online, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei bambini. Secondo quanto rccontato dagli assistenti, Rodgers citerebbe al Congresso genitori in lutto che hanno perso i figli per suicidio, overdose da pillole di fentanil acquistate online, e pericolosi stunt che i giovani utenti di TikTok si sfidano a riuscire a portare a termine.
Questo scetticismo sottolinea quanto sia difficile per Chew e TikTok cercare di convincere funzionari e legislatori a schierarsi dalla propria parte, soprattutto in un periodo in cui la retorica anti-cinese è molto forte negli Stati Uniti. I legislatori hanno proposto numerose proposte di legge che addirittura vieterebbero tout court l’applicazione negli Stati Uniti.
La scorsa settimana, persone a conoscenza della questione – la classica perifrasi che ‘protegge’ le fonti negli Stati Uniti – hanno dichiarato che i funzionari statunitensi hanno respinto il piano di sicurezza di TikTok, intimando a ByteDance di vendere le sue azioni o di rischiare il divieto dell’app negli Stati Uniti. L’azienda, dal canbto suo, sostiene che il suo piano va ben oltre quello che fanno le altre app per proteggere la sicurezza degli utenti.
La recente campagna pubblicitaria fa parte di una spinta più ampia da parte della società madre di TikTok, ByteDance Ltd., per fare pressione contro il divieto. L’anno scorso ByteDance ha speso quasi 5 milioni di dollari in attività di lobbying a livello federale, secondo quanto dichiarato. Questo sforzo è continuato quest’anno con Chew e altri dirigenti di TikTok che si sono incontrati con i legislatori in privato per rispondere a qualsiasi domanda sul Progetto Texas e assicurare loro che è Chew, non il Partito Comunista Cinese, a comandare.
Una portavoce di TikTok, Maureen Shanahan, ha dichiarato che il b non riflette i fatti e gli investimenti dell’azienda nelle misure di sicurezza, aggiungendo che la piattaforma sta condividendo le informazioni su tali sforzi nel modo più ampio possibile.