di Monica Gianotti
Il film per il brano The Hardest Part della band indie Washed Out rappresenta una pietra miliare nel campo della discografia: è il primo video musicale generato interamente con Sora, il generatore text-to-video di OpenAI.
Si tratta di un video di quattro minuti che segue la storia d’amore di una coppia dal liceo fino al resto della loro vita adulta insieme, passando per scene che alludono al matrimonio, all’educazione dei figli e alla morte finale. Il regista del video, Paul Trillio, ha scritto in una dichiarazione condivisa dall’etichetta discografica dei Washed Out, la Sub Pop, che era da un decennio che desiderava filmare con un effetto di ‘zoom infinito’, ma che non ci aveva mai provato perché riteneva che sarebbe stato troppo ambizioso.
“Volevo fare qualcosa che sembrasse anche un video musicale classico, in grado di mantenere l’attenzione indipendentemente dalla tecnologia utilizzata nel processo. In particolare, ero interessato a ciò che rende Sora così unico. Ho scoperto che offre qualcosa che non poteva essere girato con una telecamera, né essere animato in 3D, qualcosa che poteva esistere solo con questa specifica tecnologia. Mentre alcuni pensano che questo possa soppiantare il modo in cui le cose vengono realizzate, io lo vedo come un’integrazione di idee che non avrebbero mai potuto essere realizzate altrimenti”, ha spiegato il regista.