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P&G scommette su Big Data e AI e con Gillette parla a Millennial e GenZ, perché il mondo cambia. Parola di Elena Valbonesi, Direttore Marketing Europa, dal palco di Campus Party

Il futuro è di chi innova. Nel 1837, William Procter e James Gamble crearono quella che sarebbe diventata una delle multinazionali più importanti al mondo lanciando un business di candele e saponi. A 181 anni di distanza, P&G non smette di rinnovarsi. Scommette su big data, intelligenza artificiale e trasformazione digitale, e si rivolge alla nuova generazione di innovatori, partecipando a Campus Party, l’edizione italiana dell’evento mondiale su innovazione e creatività in programma da ieri al 27 luglio a Fiera Milano Rho.

Lo fa innanzitutto portando all’evento due speaker di spicco. Guy Peri, Chief Data & Analytics Officer, Vice President – Information Technology di P&G, uno dei massimi esperti al mondo di data business application, analytics e Intelligenza Artificiale, che è intervenuto nello spazio  dedicato  agli Innovation Talk, lasciando poi il palco a Tim Berners-Lee, inventore del web e ospite di punta della tre giorni milanese.

“Usiamo le tecnologie più avanzate sia per rispondere alle nostre sfide strategiche sia per trasformare il mondo in cui serviamo e soddisfiamo i nostri consumatori”, così Guy Peri ha riassunto il suo intervento, “per questo cerchiamo sempre di creare un ambiente stimolante, in cui l’innovazione tecnologica possa prosperare. E per questo usiamo gli strumenti digitali, i dati e gli algoritmi avanzati, che ci consentono di avere una comprensione migliore dei nostri consumatori e dei loro bisogni”.

“Crediamo molto alla creatività delle nuove generazioni: assumiamo persone che escono dall’università e la portiamo avanti nella carriera all’interno di P&G; il contatto con strutture quali Campus Party e le realtà universitarie ci è indispensabile a tal fine”, aggiunge Elena Valbonesi, Direttore Marketing Europa di Gillette. “P&G ha inventato il marketing più di 100 anni fa, e non possiamo pensare che tutto rimanga com’era a quel tempo. Il mondo cambia e il marketing deve cambiare con esso. Le nuove tecnologie, sia sotto il profilo dello strumento, sia sotto quello del contenuti e dei dati, sono il terreno sui cui le nuove generazioni si muovo nativamente, portando il cambiamento all’interno della società”.

Nel suo speech della mattinata, Valbonesi ha affrontato il racconto di questo cambiamento con ‘Should brands take a stand? The Gillette journey’, spiegando l’evoluzione del brand di rasatura più famoso al mondo attraverso il racconto delle più recenti campagne pubblicitarie.

“Viviamo in momento di evoluzione rapidissima”, ha sottolineato Valbonesi, “e siamo testimoni di un cambio epocale nel rapporto tra i brand e consumatori. Millennials e GenZ chiedono ai brand di essere sempre più trasparenti e consapevoli e di occupare un posto di rilievo nella società e nei dibattiti che la agitano. Per questo Gillette, con la campagna ‘We believe: the best man can be’ lanciata negli Stati Uniti, e con le campagne ‘The best man’ nel Regno Unito e ‘Hay que ser muy hombre’ in Spagna, ha voluto raccontare un modello di mascolinità diverso, entrando con forza su un tema tanto importante quanto delicato e stimolando un dibattito molto accesso su scala globale”.

Infine, all’interno dell’area Job Factory, P&G è presente con un proprio stand dove i partecipanti a Campus Party potranno confrontarsi con manager provenienti dalle diverse aree aziendali su formazione e scelte di carriera, traendo utili consigli per un CV vincente.