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Sheryl Sandberg lascia Meta: il perché del suo improvviso abbandono tra rumors giornalistici e Metaverso

Sheryl Sandberg
Sheryl Sandberg

“The end of an era”, così recita il post di Mark Zuckerberg con cui viene data comunicazione ufficiale delle dimissioni di Sheryl Sandberg da COO (Chief Operating Officer) di Meta. Sheryl Sandberg lascerà infatti in autunno il suo incarico di capo delle operazioni di Meta, anche se resterà nel consiglio di amministrazione della società, di cui per 14 anni ha fatto parte del top management. La decisione sarebbe stata presa da Sandberg il 30 maggio scorso, e comunicata il giorno successivo a Zuckerberg, che sarebbe stato, nel racconto della stessa Sandberg, “di supporto, davvero di supporto”.

La reazione della Borsa di New York è stata immediata, con un calo delle azioni di Meta del 2,58%: non un calo eccessivo, visto il tono generalmente ‘orso’ della piazza di Wall Street nelle ultime settimane. Sandberg, che come Chief operating officer è stata per anni la seconda persona più potente di Facebook dopo Mark Zuckerberg, sarà sostituita da Javier Olivan, che assumerà comunque un ruolo più operativo e meno ‘public affairs oriented‘ di quelle del predecessore.

Circa le ragioni di questa decisione improvvisa, al di là della versione ufficiale della stessa Sandberg, che la attribuisce alla volontà di lavorare più tempo alla sua Fondazione – “Questo è un momento davvero importante per le donne. Questo è un momento davvero importante per me e per poter fare di più con la mia filantropia, con la mia fondazione”, ha scritto ovviamente su Facebook – non sono mancate anche spiegazioni alternative.

Recentemente, ad esempio, si erano diffusi rumors secondo i quali Sandberg avrebbe fatto pressioni sul quotidiano britannico Daily Mail per cancellare le storie sul suo ex fidanzato, Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard, ma un portavoce di Meta ha spiegato che la ‘questione Kotick’ è stata chiusa e non ha avuto alcun impatto sull’addio di Sandberg.

Secondo il Wall Street Journal lo scarso entusiasmo di Sandberg in relazione al Metaverso – tanto caro al Ceo – sarebbe invece tra le cause, se non la causa, della sua partenza verso nuovi traguardi. La parola ‘metaverso’ non compare una sola volta nel suo post di addio di 1.500 parole ma lei ha tenuto a precisare che era arrivata a Facebook convinta che lei e Mark Zuckerberg si sarebbero seduti fianco a fianco. Negli ultimi tempi, però, l’avatar del numero uno di Meta è stato spesso visto nelle riunioni ormai indette e tenute nel Metaverso accanto a quello del suo Chief technology officer, Andrew Bosworth, mentre Sandberg avrebbe spiccato proprio per la sua assenza.