Scalapay, la startup del ‘Buy now pay later’ ha annunciato di aver raccolto 497 milioni di dollari di investimenti Series B, il maggior investimento di sempre in una startup italiana. Il round è capitanato da Tencent e Willoughby Capital, con la partecipazione di Tiger Global, Gangwal, Moore Capital, Deimos e Fasanara Capital. La società, lo scorso mese di settembre, aveva già raccolto 200 milioni di dollari in un round guidato dall’americana Tiger Global.
La stima finanziaria per Scalapay, società fondata dall’attuale CEO Simone Mancini e dal CTO Johnny Mitrevski, sale fino a superare il miliardo di euro di valore, diventando così il terzo unicorno italiano, dopo Yoox e Depop, entrambi però in seguito ceduti a società straniere, rispettivamente il Gruppo Richemond e l’eCommerce americano Etsy.
Ma come raggiunge questo ambito traguardo in poco più di due anni? “Quando siamo partiti con il primo round nel 2019, l’idea di diventare un unicorno era un traguardo, un obiettivo”, spiega Mancini durante la prima video intervista dopo l’annuncio del nuovo round di finanziamento. “Adesso che siamo arrivati qui mi rendo conto che è più una tappa del nostro percorso di crescita che continuerà”.
La domanda successiva suona ovvia: “In che modo?” “Soprattutto tramite m&a”, continua il CEO, “per acquisire tecnologie e competenze con l’obiettivo di migliorare e arricchire sempre di più l’esperienza dei clienti e dello shopping online. E aggiungendo una quarto round per continuare la nostra innovazione tecnologica”.
Con ottomila brand partner, tra cui Moschino, Alberta Ferretti, Msgm, Luisa Spagnoli, Decathlon, Intimissimi, Calzedonia e VeraLab, Scalapay è attualmente il leader italiano dei pagamenti ‘Buy now, pay later’ (Compra ora, paga dopo): una sorta di finanziamento a breve termine, in tre o quattro rate e a zero tassi di interesse, per acquistare oggetti dai siti di eCommerce. Il servizio risulta totalmente gratuito per il cliente finale, finanziato com’è da una commissione pagata solo dal retailer, cui viene saldato immediatamente da Scalapay lo scontrino dell’acquisto.
“Oggi abbiamo 200 dipendenti, di cui la metà sono a Milano”, conclude il co-Fondatore. “Il team di sviluppo era a Sidney, ma ora ne abbiamo aperto uno anche in Italia; entro settembre arriveremo a 200 persone nel nostro paese, di cui molti developer, designer e product manager, ma entro fine anno arriveremo a 400 dipendenti a Milano”.
Nella stessa data della notizia del round di finanziamento, un post su Twitter di Scalapay ha annunciato anche il lancio di ‘Magic’, una soluzione che ‘rivoluzionerà la checkout experience degli acquirenti’ e risolverà alcuni dei problemi dei retailer che vogliono offrire ‘una soluzione world-class ai propri clienti’.