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Satispay Buoni Pasto, novità assoluta nei pagamenti digitali: ‘zero commissioni’. L’azienda punta a conquistare una fetta del mercato da 4 miliardi

Alberto dalmasso, co-Founder e CEO di Satispay
Alberto dalmasso, co-Founder e CEO di Satispay

Satispay, l’unicorno italiano dei pagamenti digitali, ha annunciato l’ingresso nel mercato dei buoni pasto. La nuova soluzione, denominata Satispay Buoni Pasto, è totalmente digitale e sarà disponibile a partire dal 1° ottobre 2023. I buoni pasto Satispay sono spendibili presso gli oltre 70mila esercizi convenzionati con Satispay, tra cui bar, ristoranti, supermercati e negozi di generi alimentari. L’azienda ha deciso di puntare su un modello di business rivoluzionario, azzerando le commissioni per importi fino a 10 euro e applicando una fee di soli 20 centesimi per importi superiori. I tempi d’incasso sono quasi istantanei (il giorno successivo all’utilizzo) mentre gli attuali arrivano fino a 120 giorni.

Questa scelta è destinata a scuotere il mercato dei buoni pasto, che è caratterizzato da commissioni elevate per gli esercenti, che si aggirano mediamente tra il 12 e il 15%. Satispay punta a rendere i buoni pasto più accessibili sia per i lavoratori sia per gli esercizi commerciali, offrendo un servizio più conveniente e trasparente.

“L’obiettivo è creare uno strumento apprezzato sia dagli utenti siadagli esercenti che, come soggetti chiave del tessuto imprenditoriale locale, non devono essere caricati da commissioni insostenibili, oggi pagate per evitare di perdere la clientela”, spiega nel comunicato di lancio dell’operazione Alberto Dalmasso, co-founder e Ceo di Satispay

I buoni pasto Satispay sono totalmente digitali e saranno caricati su un wallet separato, dedicato e attivato nell’app Satispay del dipendente. Il lavoratore potrà pagare utilizzando il buono pasto semplicemente con un tap sull’app, senza dover esibire il buono fisico. Forte di un presupposto etico per le aziende,  che potranno offrire ai propri dipendenti un benefit più conveniente e sostenibile, l’azienda punta a conquistare una quota significativa del mercato dei buoni pasto, che in Italia vale oltre 4 miliardi di euro.