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Salvatore Internullo, MINT: “Puntiamo sull’integrazione dei dati da più di 350 piattaforme su 12 canali, creando un vero e proprio asset: l’Advertising Equity”

Salvatore Internullo, Chief Growth Officer di MINT

“L’evoluzione della nostra società si muove in maniera chiara e decisa verso la digitalizzazione e la sostenibilità, come anche gli investimenti, sia nel pubblico sia nel privato, vanno in questa direzione”, è l’esordio dell’intervista a Salvatore Internullo, Chief Growth Officer di MINT. “La mia scelta professionale non poteva che volgere in questo senso, entrando a far parte di una Tech Company leader mondiale a cui metto a disposizione la mia esperienza e tutto il mio know-how per proseguire l’iter di sviluppo intrapreso dall’azienda verso un’economia sempre più digitale, di un futuro ormai prossimo”.

Chief Growth Officer è la sua job description: come si articola la sua attività? Quali gli obiettivi da raggiungere a breve e quali nel medio periodo?

Ho l’obiettivo e la voglia di far crescere l’azienda, quindi il business. Questo lo faccio attraverso la gestione diretta dei team Sales, Customer Success e Marketing con l’obiettivo di diffondere la rivoluzione tecnologica che la piattaforma è già in grado di offrire, rafforzando ulteriormente la leadership nel mercato su scala globale. E’ proprio la scala globale l’obiettivo di MINT, nata su suolo italiano oggi è presente in Francia e Brasile e Inghilterra e continuerà la crescita in altri paesi in tutto il mondo tra cui la Germania e USA nei prossimi mesi.

L’Artificial Intelligence è un ‘tema molto caldo’ oggi. Come si può applicare all’ambito dell’advertising, e più specificatamente del digital advertising?

L’AI è niente se non coadiuvata da una adeguata quantità di dati, cioè una quantità non processabile da una persona. È per questo che MINT punta tanto non solo sull’intelligenza artificiale ma sull’integrazione e normalizzazione dei dati da più di 350 piattaforme su 12 canali, creando un vero e proprio asset: l’Advertising Equity.
L’ Advertising Equity è il patrimonio informatico prodotto nel tempo dalla somma di tutti i dati generati da diverse tecnologie, modelli processi, configurazioni, piattaforme e media relativi alle campagne pubblicitarie, oggi disseminati in diversi silos che ne rendono impossibile la fruizione da parte delle aziende.

Il vero punto di forza di MINT è che, avendo questa centralità dei dati nella piattaforma, può lavorare cross-channel anziché offrire soluzioni limitate ai singoli canali.

La nuova proposta di MINT in quest’ambito è l’Advertising Resource Management (ARM). Ci può schematizzare il suo funzionamento? In che cosa differisce dal più semplice machine learning? Quale sono le sue funzioni e le sue potenzialità?

L’Advertising Resource Management (ARM) è un nuovo modo per le aziende di gestire le risorse, sia umane che digitali, i processi, i workflow e le informazioni in maniera centralizzata, lineare, e altamente efficiente. E’ il naturale completamento dell’ecosistema software delle aziende.

L’ARM fa per l’advertising quello che un ERP fa per il Finance, o un CRM fa per i team commerciali e di marketing: gestisce, governa e raccoglie tutti i dati dell’Advertising.
Con questo software innovativo e dirompente, gli Advertiser ma anche i CMO, i CFO, i vari Head of Digital possono disporre di un unico sistema per la governance, il controllo e la gestione end-to-end dei budget di Advertising. Il tutto con la semplicità e la flessibilità di un modello SaaS.

ARM, schematizzando al massimo offre:

  • Real-time media spending and pace tracking
  • Customizable dashboards with holistic omnichannel data
  • Automated media planning with price estimation and KPI forecasting
  • Media plan versioning and historical archive
  • Ad operations cost calculator
  • Automated trafficking and ad operations
  • In-flight campaign AI-based cross-channel budget adjustment suggestions with KPI forecasting
  • Actionable campaign performance alert system
  • Carbon emission calculator with certified offsetting

Guardando avanti, quali sono le possibili o programmate evoluzioni dell’ARM? Come può trasformare il modo stesso di concepire alcuni dei lavori più paradigmatici in ambito marketing? Come si struttureranno queste funzioni?

Sicuramente la volontà è di aumentare sempre di più il numero di integrazioni e di dati disponibili all’interno delle piattaforme ARM, implementando automazioni che limitino ancor di più i possibili errori umani e permettano alle persone di dedicarsi alle attività più strategiche, dal maggior valore aggiunto, e che soprattutto siano maggiormente gratificanti dal punto di vista umano.

Qual è il ruolo dello ‘human thinking’ all’interno di questo processo? Come viene recuperato, implementato e sviluppato?

‘Human Thinking’ è l’obiettivo finale. MINT si focalizza sulla spina dorsale che connette e mette in comunicazione tra loro tutte le attività: planning, attivazione, trafficking, ottimizzazione. insight e tutta la parte finanziaria, automatizzando i processi e sviluppando workflow dedicati all’efficienza delle risorse. Utilizzare la tecnologia per liberare le persone da compiti senza senso e dar loro la possibilità di potenziare il pensiero umano e comprendere sempre più profondamente la vera identità umana. Proprio da qui il nostro nuovo payoff: ‘Empower Human Thinking’.