Gli algoritmi hanno una grande influenza sui nostri consumi culturali, su ciò che guardiamo e ascoltiamo. Dopo aver individuato i nostri gusti, ci propongono opzioni che li soddisfano perfettamente. Così facendo, ci privano di tutta la ricchezza dei cataloghi disponibili sulle piattaforme, e anche di molte scoperte ed emozioni ad essi associate. Non è perché si è fan del rap francese che non sia possibile ricevere un’emozione, come uno schiaffo in faccia, quando si scopre la musica di un artista jazz.
La Fnac è il rivenditore culturale simbolo della Francia, che si batte per l’apertura alle più varie culture dal 1954. Per esistere nel mondo delle piattaforme, l’obiettivo era quello di condurre una lotta senza quartiere ‘modello contro modello’. Le piattaforme sono costituite da potenti algoritmi di raccomandazione, quindi la Fnac si occuperà di hackerare questi algoritmi, in modo creativo.
Oggi, infatti, Fnac e Publicis Conseil lanciano ‘Reset by Fnac’: una playlist appositamente studiata per ‘rinnovare’ le raccomandazioni dell’algoritmo. Accessibile gratuitamente sulle principali piattaforme di streaming musicale, è costituita da un mix eclettico di generi che consente di ‘mettere in crisi’ l’algoritmo e, quindi, di beneficiare di una maggiore varietà di nuove raccomandazioni musicali. Con questa iniziativa, la Fnac persegue il suo impegno a promuovere la diversità culturale e ad aiutare i francesi, ma anche le persone di tutto il mondo, ad aprirsi a nuovi orizzonti.
La campagna ‘Reset by Fnac’ sarà visibile sui social media e sui media digitali, oltre che sui tavoli dei bar dove la musica suona, a partire dal 17 aprile.