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Reels pronta al lancio globale all’inizio di agosto, sfruttando anche le difficoltà di TikTok su alcuni mercati chiave

Instagram si appresta a lanciare Reels, il suo clone di TikTok, nelle prime settimane di agosto in buona parte del mondo, dopo la presentazione, un po’ in sordina per la verità, nel Novembre scorso. Sfruttando le difficoltà che l’app originale cinese sta incontrando a livello internazionale – dalla proibizione in India al possibile ban negli USA e in Australia – ecco che Reels potrebbe allargare il proprio foothold senza particolari problemi. O almeno questo è quello che sperano a Facebook, la casa madre di Instragram, all’interno del quale si inserisce questa novità, che non sarà un’app autonoma ma una funzionalità disponibile nelle Storie per consentire di registrare clip di 15 secondi sulle quali fare ‘lip sync‘, aggiungere coreografie o sbizzarrirsi con sketch di ogni genere, un po’ sulla falsa riga dell’app cinese fenomeno degli ultimi due anni che sta marciando oltre il miliardo di utenti a livello globale.

Finora disponibile solo in pochi paesi come India, Brasile, Francia e Germania – e proprio in India, si è verificato l’oscuramento di una sessantina di applicazioni cinesi fra cui TikTok – è questo il momento del lancio a livello globale, che – come accennato – avverrà all’inizio di agosto.

La funzionalità di Reels vivrà all’interno delle Storie, dove sarà una delle numerose opzioni di pubblicazione e editing dei contenuti, e i video non saranno ‘estraibili’ dal flusso se non per volontà dell’utente, che potrà poi postarli come contenuti permanenti sul proprio profilo Instagram. Secondo le indiscrezioni, dovrebbe esserci una sezione dedicata nella parte inferiore dell’applicazione.

“Siamo emozionati all’idea di portare Reels in altri Paesi, inclusi gli Stati Uniti, a partire dall’inizio di agosto”, ha spiegato in una nota un portavoce di Facebook, “nei Paesi in cui la funzione è in fase di test gli utenti hanno già iniziato a dare sfogo alla loro creatività e sappiamo che anche i creator attivi nel resto nel mondo non vedono l’ora di mettersi all’opera”.