Qromo, startup fintech nata a Milano nel 2020 con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare tutti i processi delle attività di Food Retail e del settore Ho.Re.Ca, ha recentemente chiuso un secondo round di investimento per un aumento di capitale di quasi 1 milione di euro e di avere conseguentemente raggiunto una valutazione di circa 8 milioni di euro.
Qromo nasce con l’obiettivo di risolvere la scarsa digitalizzazione all’interno del settore Ho.Re.ca e Food Retail, offrendo una soluzione smart che permette ai ristoratori di eliminare il concetto di cassa: i clienti possono ordinare e pagare direttamente dal telefono senza bisogno di installare app ma semplicemente inquadrando un QrCode.
La soluzione Qromo integra infatti un menù digitale, un servizio di ordini e pagamenti completamente digitalizzato e un software gestionale che efficientano tutti i processi che avvengono all’interno di un ristorante, dall’ordinazione al pagamento, sino alla gestione del magazzino.
La raccolta, che si è chiusa a marzo 2024, si aggiunge al primo round messo a segno dalla startup nel 2023, e contribuirà ad alimentare la crescita organica dell’azienda e lo sviluppo di nuove soluzioni digitali destinate alla ristorazione, così da arricchire il servizio per i clienti presenti e futuri di Qromo.
“L’ambizione di Qromo è quella di rivoluzionare la customer experience nel mondo della ristorazione, avvicinandola a quella di un Apple Store, in cui l’approccio data-driven semplifica i processi e massimizza i risultati, migliorando l’interazione tra attività e cliente e rendendo obsoleto il concetto di cassa”, commenta nella nota Francesco Basile, Co-Founder e AD di Cromo.
Il round appena concluso, realizzato con il contributo di investitori privati, family office, angel investor, tra cui LCA Venture e CTR Holding, ha portato all’interno di Qromo non solo liquidità ma anche l’expertise di diversi professionisti provenienti da prestigiosi contesti del mondo della ristorazione. Tra questi Luca Marras, uno tra i pionieri di The Fork e Ludovico Molossi, ex Scalapay.