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Programmatic: l’European Unified ID (EUID) conquista editori e retailer europei

EUID

L’European Unified ID (EUID), una nuova soluzione di identità sviluppata specificamente per il mercato europeo, sta raccogliendo consensi in tutta Europa, compresi i marchi globali, i principali editori europei e i partner della distribuzione. EUID è la controparte di Unified ID 2.0 (UID2), un nuovo approccio all’identità che sta ottenendo una grande diffusione in tutto il settore. I marchi e gli editori che si sono inizialmente impegnati con EUID sono Bacardi, Kimberly-Clark, Aller Media, Future, gutefrage.net|highfivve, OneFootball, Prisma Media e Tesco Media and Insights Platform, powered by dunnhumby.

Con l’affermarsi delle normative sui dati dei consumatori in tutta Europa, i marchi e gli editori hanno studiato modi per offrire ai consumatori esperienze pubblicitarie migliori, rispettando al contempo la privacy e gli standard dei dati dei consumatori. EUID mira ad affrontare le normative europee sulla privacy dei dati, dando ai consumatori europei il controllo dei loro dati attraverso avvisi sulla privacy e opt-out.

“In tutto il mondo è in corso un’importante discussione su come preservare lo scambio di valore della pubblicità pertinente, rispettando al contempo la privacy dei consumatori. E questo è ancora più evidente in Europa”, ha dichiarato in una nota Samantha Jacobson, Chief Strategy Officer di The Trade Desk. “Gli inserzionisti e gli editori in Europa devono superare un livello elevato di privacy dei dati. In quanto soluzione specifica per l’Europa, EUID è ancorata alle condizioni di privacy specifiche della regione. Le nostre partnership con inserzionisti, editori e organizzazioni di settore ci hanno permesso di costruire un framework di identità che aiuta i marchi a raggiungere i consumatori europei con pubblicità pertinenti, e al contempo dando ai consumatori la possibilità di controllare i propri dati”.

Basato su dati autenticati, EUID è open-sourced e interoperabile con altre soluzioni di identità autenticata nell’ecosistema pubblicitario. Questa interoperabilità consente agli inserzionisti di creare campagne pubblicitarie olistiche che raggiungono i consumatori attraverso i canali digitali in più rapida crescita su Internet aperto, dove non sono presenti cookie di terze parti, come la TV connessa, le app mobili e lo streaming audio.