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Prima Assicurazioni sceglie SpinUp per le campagne di conversational marketing

Prima Assicurazioni ha scelto Vinta, la soluzione innovativa di lead conversational marketing sviluppata da SpinUp, per acquisire nuovi clienti dialogando con loro e rispondendo così direttamente alle esigenze dei consumatori.

SpinUp è un’agenzia di lead generation italiana con sede a Napoli e Milano, che opera per aumentare il numero di contatti e aiutare i propri clienti a mettere a punto un piano strategico di ottimizzazione delle performance. Dopo aver analizzato le esigenze di Prima Assicurazioni, la concorrenza sul mercato e le ricerche associate al business, l’agenzia ha tracciato un identikit dell’utente ideale da intercettare tramite le soluzioni di conversational marketing.

In particolare, l’ultimo progetto lanciato sul mercato, Vinta, è in grado di unire le chatbot page con il concetto di community verticale. Il processo è semplice e intuitivo: nelle community verticali create da SpinUp e personalizzate per Prima Assicurazioni, all’utente viene proposta la promozione e, se interessato, viene dirottato su una pagina ad hoc dove, interagendo con il chatbot attraverso poche e semplici domande, l’utente può decidere di comunicare i dati del veicolo da assicurare e richiedere quindi il proprio preventivo via mail. Il modello Vinta di SpinUp prevede quindi l’unione di tre logiche del marketing online: le community, il native e il marketing conversazionale; seguite poi dalla qualifica dei contatti da parte del cliente.

“Con Prima Assicurazioni – spiega nella nota Antonio Romano, CEO di SpinUp – abbiamo attivato la nostra soluzione Vinta, appena lanciata sul mercato, per far dialogare l’utente con il brand. Abbiamo lanciato vari A/B test su diverse campagne, per capire quali di queste fossero allineate agli obiettivi del cliente e, alla fine, abbiamo identificato le soluzioni con le performance migliori, dove i costi marketing per acquisizione di un nuovo cliente rispettano gli obiettivi di Prima Assicurazioni. Le nostre soluzioni vanno incontro ai bisogni degli utenti perché i contenuti vengono costruiti ‘sartorialmente’, aggiungendo quindi un valore unico a quella che, in fondo, è la più interattiva delle azioni: la conversazione”.