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Pladway annuncia investimenti per l’internalizzazione della propria offerta di programmatic advertising, puntando sul digital out of home

Marco Orlandi, CEO Pladway

Pladway , piattaforma full stack di programmatic advertising, guarda al palcoscenico estero, annunciando investimenti per l’internazionalizzazione della propria offerta. Gli obiettivi di quest’anno sono: l’interconnessione a inventory e piattaforme di programmatic trading globali, il lancio di nuove funzioni di creazione assistita delle campagne DOOH, un sito web innovativo e un progetto di community creation su tematiche data-driven.

Pladway si impegna inoltre a incentivare nel 2021 una cultura diffusa sul programmatic Out of Home, contribuendo ad avvicinare i brand ai propri target attraverso la spettacolarità che caratterizza l’OOH, le cui audience saranno in ripresa al termine del periodo pandemico.

Il DOOH è salito di recente alla ribalta delle news mondiali per il ruolo che ha assunto nella rivoluzione Reddit/GameStop come mezzo di amplificazione dei messaggi. Questo caso di portata globale ha consolidato il DOOH come canale preferito per la realizzazione di campagne advertising efficaci e di elevato impatto.

“Con un unico schermo a Times Square e un investimento di soli 18 dollari su una piattaforma programmatica, la campagna ha raggiunto efficacemente gli obiettivi di notiziabilità e memorabilità prefissati. Un risultato possibile grazie a tecnologie di automazione e di pianificazione che hanno fatto emergere una volta di più l’importanza del dato e della sua corretta gestione”, dichiara nella nota Marco Orlandi, CEO dell’azienda.

La piattaforma full stack di Pladway – entrata a far parte dell’offerta tecnologica del gruppo Voilàp nell’autunno 2020 – permette ai dati, valuta corrente dei nostri giorni, di arrivare il più vicino possibile a chi acquista. Il dato abilita una pianificazione efficiente, sia lato SSP che DSP, che facilita gli investimenti Out of Home per il rilancio dell’economia.

“Il DOOH, grazie alle logiche proprie del programmatic, consente di promuovere un messaggio con semplicità e in breve tempo, rendendolo disponibile su qualsiasi schermo e in ogni parte del mondo”, aggiunge Orlandi.

In questa chiave, il Digital Out of Home è la scelta ideale anche per quelle amministrazioni pubbliche e quegli enti che desiderano sostenere la ripresa dei centri urbani o del turismo. È indubbio il contributo dei contenuti pubblicitari e degli impianti distribuiti – talvolta essi stessi di forte impatto visivo – per rilanciare nei prossimi mesi l’attrattività di aree centrali o di transito.

L’automazione e la flessibilità del programmatic permettono ai proprietari degli schermi di gestire efficacemente picchi e variazioni last minute della domanda, consentendo di soddisfare sia una singola campagna di lunga durata sia micro-campagne tattiche, attivate da algoritmi che identificando in tempo reale la migliore opportunità per il cliente e i suoi obiettivi di comunicazione.