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Pinterest sforna altri prodotti pubblicitari ‘shoppabili’, per corteggiare gli inserzionisti di eCommerce

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La piattaforma di social media Pinterst ha presentato mercoledì diversi nuovi prodotti pubblicitari e integrazioni per l’eCommerce durante il suo terzo summit annuale, Pinterest Presents. E l’attenzione era rivolta soprattutto alla shoppability.
Non rappresenta una novità l’obiettivo della piattaforma di diventare un canale a performance, ma gli inserzionisti le hanno chiesto di accelerare il ritmo di rilascio di nuovi formati pubblicitari che aiutino a promuovere conversioni e vendite. Inoltre, vogliono più assistenza nella gestione e nella misurazione delle loro campagne.

Shopping in vetrina

I nuovi prodotti pubblicitari includono formati come gli annunci a quiz, in cui i brand possono porre domande basate sulle preferenze per capire quali prodotti pubblicizzare a quali utenti, e gli annunci vetrina, che consentono ai brand di mostrare più prodotti in un’unica unità che include un link al proprio sito web.

Pinterest ha anche ampliato la disponibilità dei suoi annunci ‘spotlight’, annunci video che i marchi possono pagare per occupare per 24 ore la home page. Progettato per aumentare la purchase consideration, il format è particolarmente apprezzato dai brand del settore automobilistico e dei beni di consumo confezionati.

In autunno è stato introdotto anche Pinterest Business Manager, una piattaforma che consente di monitorare e ottimizzare le campagne in un unico sito. Le nuove integrazioni ecommerce con Salesforce Commerce Cloud e Adobe Commerce funzioneranno in modo simile alla partnership di Pinterest con Shopify e consentiranno ai rivenditori di caricare i loro cataloghi, compresi i prodotti più recenti.

Un altro prodotto in fase di test, Creative Studio, utilizzerà l’intelligenza artificiale generativa per assistere gli inserzionisti nella creazione di immagini per le creatività pubblicitarie.

Consultare

Pinterest sta anche cercando di rendere più facile per gli utenti l’acquisto di articoli una volta cliccato su un annuncio. Questa settimana la piattaforma ha lanciato i link diretti: gli utenti accedono direttamente alla pagina del sito di un rivenditore con un solo clic (invece di dover cliccare all’interno di una pagina di prodotti Pinterest). Inoltre, ha esteso a un maggior numero di inserzionisti l’accesso ai deep link mobili, la versione in-app dei link diretti lanciata a luglio. I deep link mobili hanno già fatto impennare i tassi di conversione dei marchi del 235% dal lancio del prodotto e hanno ridotto il costo medio per acquisizione del 35%, ha dichiarato Julie Towns, vicepresidente e responsabile del marketing di Pinterst, nel corso dell’evento.
Le persone sembrano preferire infine acquistare prodotti sul sito del rivenditore piuttosto che su Pinterest. Per cui al momento sono esclusi ulteriori rafforzamenti rivolti all’eCommerce diretto sulla piattaforma

Un approccio misurato

L’uso di link più diretti per aumentare i tassi di conversione può migliorare l’attribuzione per gli inserzionisti di Pinterest, il che è essenziale per le piattaforme di social media che sopportano la duplice perdita dovuta alla deprecazione dei cookie e alla struttura ATT (App Tracking Transparency) di Apple.
Per questo motivo Pinterest sta promuovendo in modo massiccio la sua API per le conversioni, introdotta lo scorso autunno per aiutare gli inserzionisti a collegare le attività sul sito (come i clic, le ricerche o il salvataggio di oggetti) con i dati di prima parte, comprese le vendite.
Insomma, più Pinterest diventa ‘shoppable’, più gli inserzionisti vi prestano particolare attenzione.