Il 2020 è stato caratterizzato dalla digitalizzazione di molte aziende a livello europeo. Infatti, la pandemia da Covid-19 ha portato a un’accelerazione nella trasformazione digitale per molti brand operanti nel retail. Il recente studio condotto dal magazine di settore LSA e HiPay – Gruppo Fintech specializzato in digital payment – mostra che i cambiamenti di comportamento generati dai diversi lockdown si stanno radicando nelle abitudini dei consumatori.
“La pandemia ha inevitabilmente dato una forte spinta ai pagamenti digitali in tutto il mondo. Aiutare i merchant a preservare il loro fatturato nonostante la crisi è diventato un leitmotiv per HiPay, e siamo riusciti a trovare soluzioni rapide per rispondere sia alle nuove necessità dei nostri retailer, sia ai nuovi bisogni dei consumatori finali”, commenta nella nota Paola Trecarichi, General Manager di HiPay Italia.
Ecco i 5 trends delineati dal Gruppo internazionale HiPay.
1. Metodi di pagamento user-friendly
Nel 2021 i retailer dovranno diversificare ulteriormente i metodi di pagamento offerti ai propri clienti. Due soluzioni saranno centrali: il pagamento a rate e il ‘compra ora e paga dopo’. I pagamenti rateali consentono un’esperienza di acquisto semplificata rispetto ai prestiti tradizionali: infatti, il cliente finale può pagare il proprio acquisto tramite una soluzione di pagamento frazionata, fornendo solo carta di credito e documento di identità. Un metodo che ha molteplici vantaggi per i merchant, come l’aumento delle conversioni e un carrello medio maggiore.
Invece, il ‘compra ora, paga dopo’ resta una soluzione molto apprezzata dai consumatori perché consente loro di posticipare il pagamento del proprio acquisto. Infatti, FinExtra rivela che il pagamento differito sta vivendo un rapido sviluppo: +56% tra il 2019 e il 2020. Grazie a questa opportunità, i retailer possono rilanciare le loro vendite alla fine del mese, ad esempio, consentendo il pagamento posticipato fino all’arrivo dello stipendio.
2. Strategia 100% Multicanale
La tendenza verso il commercio unificato non è nuova. In effetti, potremmo pensare che ora è un elemento chiave della strategia di vendita al dettaglio. Tuttavia, la crisi sanitaria del 2020 ha evidenziato il fatto che molti rivenditori non avevano ancora implementato questa opportunità, perchè non pensavano che avrebbe permesso ai loro clienti di esplorare i diversi canali senza problemi. L’epidemia e il successivo contenimento hanno portato ad un’accelerazione dell’innovazione e della digitalizzazione: il 68% dei rivenditori afferma che l’implementazione di una strategia omnichannel è una priorità entro 24 mesi – il 43% nel brevissimo termine (entro i prossimi 12 mesi).
3. Conversion rate e introduzione della PSD2
Oltre alle questioni tecniche che la PSD2 ha portato con sé, la sua entrata in vigore ufficiale avrà probabilmente un impatto sui conversion rate dei merchant.
I ‘soft decline’ (rifiuto della carta da parte dell’issuer di una transazione non conforme alla PSD2) sono stati introdotti nel 2020 e stanno gradualmente diventando più comuni, pertanto i merchant devono prepararsi e informarsi con i loro fornitori di servizi di pagamento sulla tipologia di supporto che offrono.
Anche il mobile rappresenta una questione centrale per le conversioni nel 2021. In effetti, la Strong Authentication avviene principalmente attraverso lo smartphone del consumatore. I merchant dovranno quindi attrezzarsi per affrontare le sfide dell’integrazione del mobile nel processo di acquisto.
4. Routing dinamico
I merchant stanno offrendo sempre più metodi di pagamento per adattarsi ai nuovi bisogni dei consumatori. La varietà di questa offerta sta diventando più complessa, a volte a scapito del success rate. Inoltre, ci sono molti player lungo il percorso di una transazione: banche, PSP, processori e reti, ognuno dei quali potrebbe subire interruzioni di servizio.
In questo contesto, stanno emergendo soluzioni per la sicurezza dei flussi, note anche come Smart Routing. Il principio è semplice: avere diversi percorsi per lo stesso tipo di transazione, al fine di scegliere quello più efficiente in tempo reale. In concreto, questa nuova soluzione promette di aumentare il tasso di conversione globale dei merchant, garantendo l’utilizzo del miglior percorso disponibile.
5. Banca e fornitore di servizi di pagamento: si conferma un cambio di paradigma
La regolamentazione del settore dei pagamenti da parte della Commissione Europea (PSD1 & PSD2) ha facilitato l’apertura del mercato alle fintech. L’innovazione e la rapidità di questi nuovi player, al servizio di esercenti e consumatori, è ormai consolidata. Seppur gli operatori tradizionali restano ancora ben saldi all’interno del mercato dei pagamenti nell’UE, la creazione di tendenze di pagamento e la leadership nell’utilizzo, mostrano le società fintech come i precursori, sempre più attenti ai merchant e ai loro clienti.
Le realtà Fintech si confermano più specializzate e si concentrano maggiormente sulla risoluzione di alcuni punti sensibili legati al business dei brand; a volte sono considerati secondari dai player generali, ma in grado di fornire un reale valore aggiunto a specifici segmenti di clientela. È il caso, ad esempio, del pagamento a rate o del pagamento telefonico.
Conclude Paola Trecarichi: “I retailer beneficiano di nuove soluzioni creative per migliorare l’esperienza di pagamento e considerare la fase di checkout come leva di business a tutti gli effetti”.