di Monica Gianotti
“Stiamo testando SearchGPT, un prototipo di nuove funzioni di ricerca progettate per combinare la forza dei nostri modelli di intelligenza artificiale con le informazioni provenienti dal web, in modo da fornire risposte rapide e tempestive con fonti chiare e pertinenti. Lo stiamo lanciando a un piccolo gruppo di utenti ed editori per ottenere un feedback. Sebbene questo prototipo sia temporaneo, abbiamo intenzione di integrare il meglio di queste funzionalità direttamente in ChatGPT in futuro”, si legge in un post pubblicato da OpenAI sul proprio sito.
L’annuncio suona, a tutti gli effetti, come l’ennesimo guanto di sfida lanciato a Google…
Secondo quanto scrive l’azienda, infatti, SearchGPT risponderà in modo rapido e diretto alle domande degli utenti con informazioni aggiornate dal web, fornendo al contempo chiari link alle fonti pertinenti. Sarà inoltre possibile fare domande di approfondimento, come in una conversazione con una persona, con un contesto condiviso che aumenta a ogni interrogazione.
L’obiettivo è quello di “creare un ecosistema fiorente di editori e creatori, offrendo una maggiore scelta nella ricerca e mettendo in evidenza contenuti di alta qualità in un’interfaccia conversazionale con molteplici opportunità di coinvolgimento per gli utenti.
Tra le prime sperimentazioni già in atto quella con The Atlantic il cui Ceo, Nicholas Thompson ha dichiarato: “La ricerca con l’intelligenza artificiale diventerà uno dei modi principali con cui le persone navigano in Internet ed è fondamentale, in questi primi giorni, che la tecnologia sia costruita in modo da valorizzare, rispettare e proteggere il giornalismo e gli editori. Non vediamo l’ora di collaborare con OpenAI in questo processo e di creare un nuovo modo per i lettori di scoprire The Atlantic”.
OpenAI si aspetta di ricevere feedback sul prototipo da parte di utenti ed editori: “Se siete interessati a provare SearchGPT, iscrivetevi alla lista d’attesa“, conclude il post.