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Open Learning, il potenziale formativo delle piattaforme social – Instagram e TikTok – piace molto alla Gen Z

Un nuovo tipo di dialogo digitale incentrato sull’apprendimento si sta manifestando oggi sui social: professionisti, istituzioni, associazioni, educatori e creator hanno infatti compreso il potenziale divulgativo delle piattaforme social diffondendo contenuti orientati alla formazione e all’informazione.

“Oggi si parla di Open Learning per indicare un approccio formativo aperto e integrativo che include anche l’uso di contenuti digitali, con momenti di autoapprendimento finalizzati allo scambio, al confronto e all’acquisizione di nuove conoscenze: è questo il fenomeno che si sta verificando oggi su TikTok, Instagram e Twitch, vedendo i più giovani usufruire di contenuti formativi per specializzarsi in diversi ambiti, dall’ecologia alle lingue straniere, dalla cucina alla storia dell’arte“, spiega in una nota Jacopo Paoletti, Ideatore di ObservatoryZed e Co-Founder & General Manager di CreationDose, nonché Partner & Advisor di diverse PMI e startup.

All’interno di questo scenario, la Generazione Z si è dimostrata una delle fasce d’età più coinvolte, utilizzando le piattaforme social per ottenere in maniera veloce informazioni e concetti utili alla loro vita quotidiana o al loro percorso formativo. ObservatoryZed ha esaminato le preferenze, gli atteggiamenti e il linguaggio delle nuove generazioni sui social in merito all’apprendimento e ai contenuti formativi, realizzando il nuovo report ‘L’Open Learning e la Generazione Z’.

“L’obiettivo di ObservatoryZed è quello di analizzare e diffondere insight rilevanti sui nativi digitali ed offrire la possibilità di conoscere in profondità la Generazione Z”, aggiunge Marco Dodaro, Presidente di ObservatoryZed, nonché Founder & Chairman di DoseTalent e Community Advisor di CreationDose. “Assieme a Pierluigi Vitale, docente di Information Design all’Università di Salerno e social media analyst, e a Serena Pelosi, assegnista di ricerca presso ICAR CNR, entrambi membri del Comitato Scientifico di ObservatoryZed abbiamo analizzato 16mila post e short bio in lingua italiana su Instagram e TikTok, prodotti nell’arco di 14 mesi, dal 1 gennaio 2021 al 4 maggio 2022, ottenendo dati interessanti sul modo in cui la Next-Gen si sta approcciando ai contenuti informativi di professionisti, brand e creator”.

Il nuovo report analizza infatti i contenuti e i testi prodotti da utenti, la cui media d’età orbita sui 25 anni: grazie all’applicazione di tecniche di text mining sono stati analizzati i metadati relativi a pagine e a profili di creator, istituzioni, blog e community, al fine di classificarne l’ambito di appartenenza. In questo modo sono state estratte 35 classi di interesse, che delineano il settore in cui operano i soggetti analizzati.

I post osservati hanno ottenuto complessivamente 8.803.748 visualizzazioni e 967.520.187 interazioni complessive: se Instagram registra 4.863.774 interazioni, TikTok si conferma come la piattaforma che spinge maggiormente gli utenti ad interagire con i contenuti con 558.405.269 interazioni totali sugli short video. Secondo i dati analizzati, gli utenti tendono a prediligere contenuti formativi pubblicati da profili verificati: ciò dimostra come gli utenti facciano sempre più spesso affidamento a pagine con una buona reputazione e comunemente riconosciute come attendibili.

Sono diverse le pagine di enti, istituzioni ed associazioni che dimostrano, tramite i propri profili, di voler informare e formare il pubblico sui social, soprattutto su Instagram. Tra i profili istituzionali partecipi dei progetti di open learning su Instagram troviamo, infatti, il comune di Genova (@genovamorethenthis) e l’ambasciata Tedesca a Roma (@germaniainitalia). Scuole e università sembrano preferire TikTok, probabilmente per via del giovane target a cui si rivolgono, come l’Università Telematica Pegaso (@unipegaso_it) e il Liceo Illuminati di Teramo (@liceoilluminati).

Sempre più le istituzioni scolastiche, le università e i docenti si avvicinano infatti alle nuove generazioni per capirne gusti e sentiment e trovare la giusta chiave per comunicare con loro, sui social e non. È questo anche il caso degli istituti formativi che hanno aderito a ObservatoryZed in qualità di Partner, come Scuola Holden, LIUC e il Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni di Napoli.

Tra gli argomenti più trattati e discussi, al primo posto su Instagram emerge il tema del wellness, seguito dalla cucina che si colloca invece in prima posizione su TikTok. Su TikTok i temi del digitale e della comunicazione vengono divulgati stabilmente da esperti e professionisti, mentre i divulgatori dell’alimentazione (dieta, nutrizione, vitamine, proteine) sembrano aver scelto Instagram come canale preferenziale. Arte e cultura vedono in TikTok uno spazio privilegiato a differenza di Instagram dove spicca la classe denominata media (tv, radio, giornali ecc.).