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Open Influence e IAP chiamano a raccolta influencer e talent agency a difesa della trasparenza

Sono stati oltre 50 gli influencer che a partire dal 7 febbraio hanno appoggiato la campagna di sensibilizzazione sulla trasparenza nella comunicazione pubblicitaria promossa da IAP, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, e Open Influence, società di influencer marketing.

La campagna ha lo scopo di sensibilizzare influencer e loro follower sull’importanza di una corretta comunicazione pubblicitaria, spiegando le regole, racchiuse nel Codice IAP e in particolar modo nel Regolamento Digital Chart, che sono alla base della comunicazione sui social che coinvolge le aziende.

“Quando un contenuto postato, un commento o un’opinione espressa da un utente, è frutto di un accordo commerciale per la promozione di un prodotto o di un brand si applicano le norme del Codice IAP e in particolare il Regolamento Digital Chart”: questo è il messaggio chiave della campagna, che ogni autorevole agenzia nel settore e molti influencer hanno poi approfondito grazie all’ausilio dell’infografica realizzata da Open Influence, esprimendo sostegno all’iniziativa condividendola anche in modi personali.

In sintesi, le regole sono molto semplici: quando un influencer viene pagato da un’azienda (anche sotto forma di prodotti) deve comunicarlo al proprio pubblico utilizzando appositi hashtag come #ad #sponsored #regalatoda #gifted etc. Questo vale su qualsiasi formato, foto, video o reel. L’hashtag non deve essere nascosto, troppo piccolo o sfuggente, ma ben visibile. Non basta ad esempio menzionare o ringraziare un brand per comunicare il rapporto commerciale, così come non basta utilizzare i tool forniti dalle piattaforme stesse, come il Branded Content Tool di Facebook, perché non sempre questi strumenti rispettano le regole fissate nei singoli Paesi e non hanno nessun valore legale.

La campagna ha raggiunto oltre 14 milioni di follower, generando più di 3 milioni di impression e ha visto l’appoggio dei principali influencer italiani, ma anche delle più importanti agenzie di talent come Alex Pacifico Management, Fattore Mamma, Feel Studio, House of Talent, NewCo, Stave&More, TeamWorld, The One Celebrity, Wannabe e Web Star Channel.

Karim De Martino, VP Business Development Europa di Open Influence, commenta nella nota: “Siamo soci IAP dal 2019 e siamo stati tra i primi nel mondo dell’influencer marketing a fare questo passo. Da sempre, tuttavia, ci siamo battuti per una totale trasparenza della comunicazione pubblicitaria da parte degli influencer che coinvolgiamo nelle nostre campagne, questo per tutelare gli utenti, i brand che rappresentiamo e gli influencer stessi. Purtroppo, ci rendiamo conto che ci sono ancora tanti creator che non applicano le regole, non per malafede, ma spesso per ignoranza e qui entra in gioco la campagna di sensibilizzazione decisa con IAP – per la divulgazione a favore dell’etica pubblicitaria in cui crediamo. Ci sono poi anche dei ‘furbetti’ che pensano di perdere credibilità e interazioni facendo disclosure, ma fortunatamente sono una minoranza e certamente non sono soggetti con cui consigliamo di lavorare”.

Vincenzo Guggino, Segretario Generale IAP, dichiara: “L’Istituto è soddisfatto nel constatare che siano gli stessi operatori del IM a divulgare con le modalità e il linguaggio tipici del settore quelle che sono le regole da seguire per una corretta comunicazione, tratte dal Regolamento IAP Digital Chart. Quando nel 2016 abbiamo iniziato ad approcciare questo settore il nostro primo obiettivo era far passare il concetto che ‘la cultura delle regole’ è funzionale allo sviluppo del mercato e non ne è un ostacolo. A distanza di alcuni anni siamo contenti di constare che il messaggio è passato e l’iniziativa di Open Influence, insieme ad altre che seguiranno di altri operatori, ne è una reale conferma”.