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Nuova exit nel panorama delle startup italiane: Lanieri è stata totalmente acquisita da Reda

Exit di una start up italiana: un fatto decisamente poco frequente. Questa è stata la volta dell’acquisizione di Lanieri da parte di Reda, azienda produttrice del settore tessile di alta gamma più tradizionale, con alle spalle una storia ultracentenaria. Ma l’interesse per la startup del made-to-measure non è iniziato oggi: già quasi la metà delle azioni dell’azienda, che ha spinto in maniera estrema sulla customer experience e sull’innovazione del canale di vendita, era nelle mani di Reda da anni.

Questa acquisizione del 100% del capitale sociale rappresenta per il gruppo il primo tassello di un progetto più ampio, che ha l’obiettivo di attuare una rivoluzione digitale del settore tessile attraverso lo sviluppo di una piattaforma di servizi tecnologici a disposizione dell’intero comparto della moda. Operazione che sarà guidata da Luca Martines, CEO della divisione Consumer di Reda.

“Siamo fermamente convinti che la digitalizzazione del settore tessile rappresenti un processo imprescindibile e uno strumento strategico indispensabile per affrontare le sfide future, che sempre più richiederanno di porre un’attenzione particolare alle esigenze del consumatore”, ha dichiarato in una nota di commento all’operazione Martines. “Il nostro obiettivo è quello di rispondere a queste esigenze in maniera ancora più puntuale, personalizzata e soprattutto sostenibile”.

L’ingresso di Reda nel mondo digitale fa perno dunque proprio sulla piattaforma che consente di ‘progettare’ e acquistare abiti da uomo su misura direttamente online. Nata sette anni fa, Lanieri ha innovato la modalità d’acquisto del ‘su misura’ italiano attraverso tecnologia e algoritmi sviluppati in house, che permettono di personalizzare un capo grazie all’inserimento delle misure anatomiche prese sulla scorta di un videotutorial. Lanieri esporta il 48% in 67 nazioni in tutto il mondo, un segno del successo crescente della formula.

Oltre che online, Lanieri è presente sul mercato anche con negozi fisici, in quell’offerta omnicanale che negli ultimi anni è diventata il suo segno distintivo, con gli store di Milano, Roma, Torino, Bologna, Parigi e Bruxelles che completano e aiutano i clienti nell’esperienza d’acquisto.

“Siamo entusiasti che il nostro lavoro permetta a Lanieri di entrare a far parte operativamente di uno dei più grandi gruppi sul mercato tessile di alta gamma che sta investendo nella trasformazione digitale”, hanno concluso Simone Maggi e Riccardo Schiavotto, co-founder Lanieri, senza aggiungere dettagli in merito agli aspetti economici dell’operazione. “La nostra tecnologia può essere ora utilizzata per accelerare la digitalizzazione di un’intera filiera”.