La blockchain preferita dai marketer sta per diventare 2.000 volte più desiderabile. Secondo gli esperti, infatti, un imminente aggiornamento di Ethereum – che ospita oltre l’80% di tutte le NFT esistenti – ridurrà il consumo energetico della rete del 99,95%, rendendo la blockchain di fatto più sostenibile per un fattore ‘mille’, di diminuzione della emissioni prodotte.
Questo aggiornamento della durata di più giorni, previsto per il 13-15 settembre, è chiamato ‘The Merge’, in riferimento al risultato che unirà la blockchain principale di Ethereum con una catena separata – la blockchain Beacon – che ha testato la nuova infrastruttura ecologica per più di un anno e mezzo. Ethereum adotterà questa infrastruttura, una volta che si sarà fusa con la catena Beacon, che utilizza la ‘proof of stake’ per certificarsi, come se fosse propria.
I brand scopriranno allora che questo aggiornamento non solo allevia una grave preoccupazione legata alla compatibilità ambientale dell’NFT, ma contribuisce anche a migliorare la loro immagine. E in aggiunta potrebbe anche essere un modo per far entrare più persone nel mercato del Web3. O per lo meno questo viene raccontato al mondo.
Sin dalla loro comparsa sotto i riflettori del pubblico lo scorso anno, gli NFT sono stati oggetto di controversie, in particolare a causa della loro dipendenza dal framework ad alta intensità energetica di Ethereum. Secondo quanto riportato, la produzione di un NFT emette una quantità di CO2 pari a quella di un’auto che percorre 500 miglia. Considerando che le collezioni della maggior parte dei brandcontengono centinaia o addirittura migliaia di token, l’impatto cumulativo può essere devastante per l’ambiente già in difficoltà.
Tuttavia, dopo ‘The Merge’, questo impatto diventerà trascurabile e l’emissione di CO2 per ogni NFT rilasciato sarà più vicina a quella di chi guarda la Tv per una ventina di minuti che a quella di un viaggio in auto. ‘The Merge’ ha infatti aumentato l’interesse negli NFT di sigle quali Gap, Blockchain Creative Labs e altri operatori, siano essi griffe o tech agency.
“C’è molta preoccupazione per l’ecocompatibilità del Web3 e delle criptovalute. Il ‘Merge’ contribuirà ad alleviare questo problema. La rete sarà molto meno dispendiosa dal punto di vista energetico e rappresenterà una risposta valida a questa domanda di ecocompaatibilità”, ha dichiarato pubblicamente Julian Alexander, Senior Strategyst Web3 e metaverso presso l’agenzia R/GA”.
How to market ‘The Merge’
La semplice esecuzione di The Merge non garantisce comunque il successo per i brand che volesse far ricorso agli NFT. Innanzitutto è improbabile che un’attività di marketing inefficace riesca a convincere i consumatori che le cose stanno cambiando, in particolare le generazioni più giovani, quelle che apprezzano maggiormente la sostenibilità.
Poi Ethereum presenta infatti altri gravi difetti che potrebbero dissuadere i brand dall’utilizzarlo. Le commissioni di transazione e il throughput (transazioni per secondo) potrebbero indurre i brand a guardare a una qualsiasi delle blockchain concorrenti – e di queste ultime non c’è di sicuro scarsità. L’aggiornamento di Ethereum offre comunque ai brand la possibilità di attrarre nuovi consumatori prima scettici sull’impatto ambientale di Web3. Questo vantaggio è utile quanto il marketing è utilizzato correttamente per spiegare i cambiamenti e i vantaggi che ne derivano.
“La grande sfida sarà quella di trovare la giusta narrazione“, ha spiegato ad AdAge Ty Duperron, Chief Product Officer della software company Daz 3D. “Finché questo non avviene, non importa se si ha ragione o torto“. In effetti, un’adeguata formazione è l’unico modo per far emergere una nuova narrazione, soprattutto quando è in conflitto con le percezioni pubbliche esistenti.
A questo riguardo, ConsenSys è un’azienda di tecnologia blockchain che punta a educare le audience attraverso una campagna che vede la partecipazione di influencer ed esperti del settore. Il suo sito web interattivo spiega l’aggiornamento e le sue tre principali aree di miglioramento: sicurezza, sostenibilità e scalabilità. L’approccio ‘proof-of-stake’ è più sicuro, perché rimuove le barriere esistenti per la gestione della rete e aumenta la decentralizzazione. E poi il ‘Merge’ potrebbe non migliorare immediatamente la scalabilità, ma apre certamente la porta a ulteriori miglioramenti in futuro.
“Vogliamo davvero contribuire a demistificare alcuni dei progressi tecnici e aiutare le persone a capire quale sarà il vero significato di fondo di questo cambiamento”, ha concluso Neal Gorevic, Chief Marketing Officer di ConsenSys